CICCIANO (Nello Lauro- IlMattino) Botti di Capodanno. Ma la festa per il 2019 che è appena arrivato non c’entra. Una doppia esplosione nel cuore della notte tra martedì e mercoledì ha scosso la quiete nella centrale via Roma a Cicciano a pochi passi dal corso Garibaldi. Una prima forte deflagrazione è avvenuta poco dopo l’una. In una delle abitazioni che si trovano all’interno di un ampio cortile un boato ha mandato in frantumi la vetrata della cucina dove in quel momento si trovava la proprietaria di casa che stava per spegnere la luce e per andare a letto. Prima il rumore assordante, una frazione di secondi dopo la finestra della cucina si è sgretolata ed una pioggia di pezzi di vetri ha invaso il pavimento della stanza al piano terra, danneggiando il davanzale e distruggendo alcuni oggetti. Dopo l’esplosione la donna ha accusato un malore, ma è riuscita in ogni caso a chiamare il marito e i figli che dormono al piano di sopra. Immediata la chiamata ai carabinieri della compagnia di Nola e a quelli della stazione di Cicciano, agli ordini del comandante Giuseppe Giudice. La coppia ha spiegato l’accaduto ai militari dell’Arma cercando di fornire quanti piĂą elementi possibile per capire la matrice di quell’atto di intimidazione. Il racconto dei coniugi ha permesso ai carabinieri di ricostruire il complicato e poco sereno periodo vissuto con uno dei vicini di casa per una questione di compra-vendita proprio dell’abitazione confinante. I carabinieri, raccolta la denuncia, hanno iniziato ad effettuare i rilievi e gli accertamenti e contestualmente a mettersi alla ricerca dell’uomo che ha fatto esplodere il potente ordigno. Ma proprio mentre le pattuglie si allontanavano dalla casa, una coppia di uomini è tornata sul luogo del misfatto lanciando, 30 minuti dopo, una seconda “bomba” nel cortile adiacente all’abitazione: altra esplosione e altro comprensibile brivido di terrore. Una vera azione di forza che è stata notata dagli uomini in divisa che sono riusciti in poco tempo ad individuare due uomini in precipitosa fuga verso via Nola. Inseguiti, fermati e bloccati dagli uomini della Benemerita a bordo di due pattuglie: sono Mario L., 51 anni, di Cicciano e Antonio S., 36 anni di Cimitile ma domiciliato a Cicciano che sono stati subito condotti in caserma. Durante la perquisizione addosso ai due sono stati ritrovati 4 ordigni artigianali nascosti nel borsello di Antonio S. mentre altri 3 erano occultati nella giacca di Mario L. I due uomini sono stati arrestati con accuse pesanti: estorsione, violenza privata, danneggiamento e lesioni personali in concorso. Proprio il 51enne, vicino di casa della vittima del raid “bombarolo”, è al centro delle indagini del pubblico ministero Aurelia Caporale della procura della Repubblica di Nola e ricostruite dal maresciallo dell’Arma Giuseppe Giudice: Mario L. pretendeva che la coppia di coniugi rinunciasse all’acquisto definitivo dell’abitazione (hanno giĂ versato la caparra) dove abita, di proprietĂ del padre del 51enne. Una storia che secondo quanto denunciato dalle vittime durava da un po’ di tempo attraverso minacce estorsive e atteggiamenti intimidatori per quell’appartamento che Mario L. proprio non vuole lasciare ai vicini di casa che hanno versato la prima parte prevista dalla compra-vendita. Una persecuzione culminata la scorsa notte con la doppia esplosione dei due ordigni artigianali in due distinti momenti della notte: il primo ha provocato un malore alla donna che, per lo choc e per il forte stato di agitazione, è stata costretta a ricorrere alle cure dei medici del servizio sanitario del 118, i quali giunti sul posto le hanno praticato una terapia sedativa. Una brutta storia di vicinato che poteva avere anche conseguenze ancora piĂą gravi vista la presenza della padrona di casa in cucina al momento dell’esplosione. Mario L. e Antonio S. sono stati arrestati con il beneficio del regime dei domiciliari.