SIRIGNANO (Bianca Bianco- IlMattino) In un clima di conciliazione, ispirato forse da questi giorni di festa, ieri a Sirignano la maggioranza ha approvato la proposta di predissesto. Un piano di rientro ventennale considerato dall’amministrazione guidata dal sindaco Raffaele Colucci l’ultima e necessaria strada per impedire il dissesto finanziario. Voto contrario da parte dell’opposizione di “Noi con voi”, ma l’ultima parola spetterà alla Corte dei Conti, organo deputato a dare il proprio placet al piano dell’ente per ripianare un deficit di oltre tre milioni di euro. Una voragine creata dal disavanzo di 1,6 milioni di euro, da oltre 316mila euro di debiti fuori bilancio da sentenze diventate esecutive, da 75mila euro per acquisizioni di beni e servizi, da una passività di 674mila euro per un contenzioso “perdente” e dal taglio dei trasferimenti dovuti ad una sanzione del ministero dell’Interno. Il piano, approvato dal revisore contabile con una serie però di critiche soprattutto sull’assenza di azioni concrete per recuperare il gap economico, è stato illustrato dal sindaco Colucci che ha difeso il proprio operato e puntato l’indice contro gli uffici comunali: “Ad oggi una serie di problematiche non riescono ancora a risolversi- ha poi spiegato in una nota- tanto è dovuto soprattutto alla mancanza di collaborazione di qualche ufficio. Ci trasciniamo ritardi ed inadempienze. Se oggi abbiamo approvato un piano di rientro finanziario, sempre che tale strada sarà percorribile, la causa è una situazione di contrasto tra alcuni funzionari rimasti inerti. Nel nostro piccolo ci siamo arrovellati per far sì che i cittadini non subissero le conseguenze di cattive gestioni. Continueremo ad impegnarci perché le conseguenze siano minime e far sì che ciascuno, amministratori compresi, paghi per quanto fatto o per quanto non fatto. ”. Colucci ha poi annunciato la revoca degli incarichi dei responsabili di tutti i settori che saranno per il momento da lui diretti. I consiglieri di minoranza Luigi Amodeo, Paola Bellofatto ed Antonio Montuori nel corso dell’assemblea hanno chiesto “un cambio di rotta” all’amministrazione. “Anche noi vogliamo il bene del paese- ha dichiarato Amodeo- Ma si è perso troppo tempo con operazioni di facciata che non hanno prodotto nulla per la comunità ”. Tra le attività prioritarie per l’opposizione c’è il recupero dell’evasione fiscale. La discussione, seppur su temi ad alta tensione, non si è mai inasprita. Il lungo dibattito si è svolto davanti ad un folto pubblico tranne nel corso del dibattito sulle presunte morosità dei consiglieri di maggioranza e del sindaco che si è svolto, come per legge, a porte chiuse.