NAPOLI- Hanno scritto al sindaco di Napoli Luigi De Magistris ed al cardinale Crescenzio Sepe per chiedere che venga rispettato anche il loro diritto a trascorrere le festività in famiglia. Sono i 300 lavoratori (alcuni del Nolano) del centro commerciale “Neapolis”, cinquanta negozi in via Argine che il 26 dicembre, data segnata in rosso sul calendario, dovranno restare a lavoro fino alle 21 come fosse un giorno feriale. La decisione dei vertici del centro commerciale di non chiudere per Santo Stefano ha dato vita alla protesta dei dipendenti che si sono decisi a scrivere al sindaco ed al cardinale chiedendo rispetto per i loro diritti. “Chiediamo un tavolo di contrattazione con la dirigenza- scrivono a De Magistris- in merito alla rimodulazione del programma di apertura dei reparti commerciali durante il periodo delle festività natalizie. Sono già tante le condizioni precarie di cui quotidianamente si vivono in ambiente lavorativo pertanto, perseverare nell’attuare un sistema di gestione poco condiviso con le maestranze è ritenuto alquanto oppressivo e poco sensibile al forte impatto sociale. Noi tutti chiediamo vengano garantite le turnazioni di riposo festivo il 26 dicembre, data fondamentale per tutti noi per dei momenti conviviali familiari e soprattutto per riposare”. Al cardinale Sepe i lavoratori poi si sono appellati richiamando la fede ed il loro rispetto per la religione cattolica: “Siamo turbati e confusi- ci rivolgiamo perché dopo le aperture domenica ora per noi si prospetta l’apertura il 26 dicembre. Ci vogliono atei e senza amore per la famiglia, miti ed ubbidienti per scelte scellerate. Le chiediamo di accompagnarci nella richiesta immediata di chiusura nei giorni festivi in modo da poterli trascorrere in famiglia. Le chiediamo di unire la sua voce alla nostra”.