MONDRAGONE-La procura di Santa Maria Capua Vetere ha scoperto che alcune delle persone dedite al trasporto di braccianti agricoli nella zona del Casertano subivano richieste estorsive. L’estorsore, il 29enne F.G. è stato arrestato dai carabinieri perché materialmente si occupava del ritiro del denaro pagato quale vero e proprio “pizzo” per lo svolgimento, in regime di “protezione coatta”, delle attività lavorative svolte, anche illecitamente,, dalle persone offese. Coinvolto anche il fratello, A.G., che chiedeva il pizzo poi riscosso dal germano. I due minacciavano di morte le vittime delle loro richieste estorsive e, in diverse occasioni, pianificavano e partecipavano ad incendi dolosi di veicoli a scopo intimidatorio. E’ emerso che le vittime erano quindi costrette a versare nelle mani dei fratelli la somma di denaro variabile da 50 a 100 euro a settimana, per l’esercizio dell’attività di trasporto di braccianti agricoli e lavoratori. Denunciati 3 complici, tra i quali un minorenne.