venerdì, Novembre 22, 2024
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Amianto nella cava, a Sperone l’opposizione chiede consiglio comunale

SPERONE (Bianca Bianco- IlMattino)-Un consiglio comunale monotematico sulla questione amianto. Lo chiede il gruppo di minoranza “La Colomba” a Sperone riferendosi al caso che da diversi mesi tiene banco in paese. Secondo alcuni ex operai dell’Isochimica di Avellino, l’amianto che veniva “grattato” via dai vagoni dei treni negli anni Ottanta è stato sversato anche in una cava oggi dismessa di Sperone. Quelle testimonianze costituiscono un vero e proprio “giallo” perché le dichiarazioni sinora non avrebbero ricevuto riscontro sebbene pare che la Procura abbia aperto un fascicolo d’indagine. Le forze politiche ed ambientaliste sul territorio però chiedono che si diano risposte concrete almeno per rassicurare i cittadini. “E’ dal 2013 che solleviamo la questione amianto- scrivono i consiglieri di minoranza Franco Vetrano, Franco Vittoria, Guido Rosiello e Pasquale Lippiello in una nota diretta al sindaco Marco Alaia, al prefetto di Avellino ed alla Procura della Repubblica. I consiglieri, in particolare, hanno indirizzato una serie di esposti sia alla procura che alla prefettura per “sollecitare accertamenti e controlli a Sperone e nel Baianese” e l’ennesima denuncia risale solo a pochi giorni fa. “Dopo una serena discussione in consiglio comunale – continuano- il sindaco ha convenuto con responsabilità ad una prossima convocazione di un consiglio comunale sulla vicenda sulla quale serve chiarezza oltre ad una mappatura dei siti inquinati ed al coinvolgimento della regione”. Il primo cittadino Alaia non è contrario alla convocazione di un’assemblea pubblica: “Ho già resi noti i passaggi di questa vicenda- spiega- ma non c’è alcun ostacolo alla convocazione del consiglio comunale per discuterne ancora. Noi abbiamo informato ogni organo competente ed affrontato la riunione in prefettura ma da allora non abbiamo avuto riscontri. Ritengo che in questa vicenda un sindaco abbia pochi poteri e dovrebbero scendere in campo quelle istituzioni, come la regione, che abbiano gli strumenti per verificare la veridicità di certe informazioni.

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