SAVIANO- Un chilometro e mezzo di alvei ripuliti, tre tratti interessati sul territorio comunale di Saviano, liberati i tratti critici a rischio esondazioni. Dopo le denunce degli ambientalisti, la Regione e il Comune di Saviano, da agosto, hanno intensificato la bonifica del letto dei corsi d’acqua borbonici che scendono dalle pendici del Monte Somma e continuano a ripulirli da rifiuti di ogni genere. “Abbiamo utilizzato le risorse regionali – ha spiegato il delegato all’ambiente Luigi Cappella – per impiegare mezzi pesanti di scavo e asporto di tutto il materiale di risulta abbandonato negli alvei, da via Generale Alfieri e fino alla località Tabacchi, a pochi metri dal punto dell’esondazione dell’alveo Santa Teresa, all’inizio di via Tappia Furignano”. I fondi regionali avevano previsto l’impiego del personale dell’Arpac Multiservizi, ma con attività di asporto dei rifiuti e dei residui vegetali fatte a mano. “Adesso, invece, questi lavoratori – ha commentato Luigi Cappella – sono stati impiegati diversamente ed abbiamo sub-appaltato una ditta di mezzi pesanti per uno scavo profondo dei letti e l’asporto integrale dei rifiuti. Potete vederlo anche voi dalle immagini”. Un video delle opere fatte finora è, infatti, disponibile su youtube (https://www.youtube.com/watch?v=Wh_h8bXmGB8) e sulla pagina facebook della Federazione Assocampaniafelix, che insieme all’associazione Saviano Migliore ha promosso gli esposti che partirono all’indomani dell’esondazione del 2011. “Ci sono voluti due anni – ha commentato Gennaro Esposito, delegato Federazione Assocampaniafelix – ma alla fine ci siamo riusciti ad indurre le autorità a fare una vera e radicale bonifica di questi corsi d’acqua, essenziali per l’equilibrio idro-geologico ed economico dell’area vesuviano-nolano-.acerrana”. I tratti ripuliti sono: 800 metri del tratto via Tappia-Furignano- via Generale Alfieri(totalmente ripulito) ed un restante tratto fino a via Molino (700 mt) non ancora sgombro dai rifiuti selezionati in loco; circa 800 metri del tratto in località Tabacchi fino al punto esondato, interamente ripulito; e un tratto inlocalità Aliperti, sede di un’altra esondazione, i cui margini sono stati ripristinati e il letto ripulito. “In questo modo – ha concluso Cappella – abbiamo impiegato meno tempo ed accontentato i lavoratori della Multiservizi, che protestavano da giugno per mancati pagamenti e quant’altro”. “Con gli scavatori e i mezzi pesanti siamo riusciti in un mese e mezzo a ripulire oltre un chilometro e mezzo di alveo”. Adesso resta il controllo degli argini da parte dei vigili urbani ed è per questo che è stato invocata la riattivazione 24 h della videosorveglianza. “E’ assurdo che le videocamere della provincia – tuona Gennaro Esposito – non possono essere visionate se non dopo ‘denuncia’. Vogliamo una centrale operativa come in altri comuni e vogliamo che siano colpiti pesantemente i responsabili degli abbandono dei rifiuti”.