CICCIANO- “L’assessore ha chiuso la strada per una festa privata”. L’accusa è dei capigruppo di opposizione Nunzia Coppola (Movimento Cinque Stelle) e Giuseppe Caccavale (Un impegno per Cicciano) che hanno presentato un esposto alla Procura di Nola, alla Procura generale della Corte dei Conti ed al Prefetto denunciando quanto accaduto a Cicciano lo scorso 14 luglio. Esposto cui l’amministrazione comunale risponde che l’ordinanza di chiusura è stata regolarmente emessa.
LE ACCUSE – Intorno alle 18.10 del 14 luglio, racconta nell’esposto Nunzia Coppola “trovavo la strada di via De Gasperi chiusa dal lato di via Corpo di Cristo e pertanto venivo costretta a fare una deviazione per giungere a via La Malfa. La strada era chiusa da una transenna e non vi era alcuna indicazione in merito alla chiusura”. Un’interdizione al traffico confermata da altre testimonianze di cittadini che avevano trovato la strada sbarrata. Ma dei motivi della chiusura, continua Nunzia Coppola, non c’è traccia sul sito dell’ente e “nessuna informativa era pervenuta in caserma” presso i carabinieri di Cicciano. Un “mistero” risolto dopo qualche ora, scrive Coppola: “In quella strada la signora Enza Capolongo, neo assessore alla Polizia Municipale, Ambiente, Sicurezza del territorio aveva organizzato una festa proprio a via De Gasperi dove insiste la sua ludoteca privata”. Risolto il mistero della chiusura, Nunzia Coppola avanza un altro interrogativo: dov’è l’ordinanza di chiusura? Nessun riscontro da amministratori comunali, nessun riscontro dai carabinieri né dai vigili urbani, afferma la rappresentante dei Cinquestelle. Di qui la decisione, insieme al consigliere Caccavale, di informare dei fatti la Procura.
LA RISPOSTA DEL SINDACO – Interpellato sulla vicenda dal giornalelocale.it, il sindaco Giovanni Corrado si è detto “tranquillo”e ha risposto che l’ordinanza settoriale per chiudere via De Gasperi è stata regolarmente emessa (numero 19 del 12 luglio) su richiesta della socia dell’assessore e dispone “la chiusura della strada per consentire la manifestazione dell’associazione culturale dalle 18 alle 24 di sabato 14 luglio con deviazione del traffico nelle vie adiacenti”. L’ordinanza settoriale è firmata dal maresciallo capo Nicolangelo Arvonio e dal primo cittadino e imponeva che la stessa fosse pubblicata sul sito del Comune di Cicciano.
LE POLEMICHE – Un vero e proprio “caso” che da giorni mobilita la Rete con commenti che hanno diviso la città in guelfi e ghibellini e sul quale l’opposizione chiede che la Procura indaghi perché si legge nell’esposto “il modus operandi posto in essere dalla assessora Capolongo, avallato dal sindaco Corrado, è stato in spregio alla legge e costituente pericolo per l’ordine pubblico”. Inoltre ad oggi l’ordinanza non è stata ancora pubblicata sul sito del Comune e si ignora se sia stata ad oggi pagata l’occupazione di suolo pubblico. Una polemica che non è affatto esaurita: un cittadino ha già presentato domanda per far chiudere la strada in occasione del suo compleanno. Altri si limitano a scrivere: “Non si affitteranno più le sale da ballo, basta chiedere al comune”. La parola passa alla Procura.