di Nello Lauro
TUFINO – L’incubo è diventato realtà questa mattina. A 10 dipendenti del comune di Tufino è arrivata la sgradevole notifica di licenziamento “ad horas” da parte dell’ente guidato dal sindaco Antonio Mascolo. Un provvedimento che annulla la delibera di assunzione del 2009 quando furono assunti 15 dipendenti dall’allora primo cittadino Carlo Ferone e di fatto licenzia 10 impiegati mentre per altri 5 dell’ufficio tecnico c’è stata una proroga di altri 10 giorni. Una situazione che ha creato non poche polemiche nel piccolo centro alle porte di Nola “anche perchè il sindaco – dice il coordinatore provinciale della Cisl Simona Orefice – non ha tenuto conto di una lettera inviata nello scorso fine settimana dal prefetto di Napoli nella quale si chiedeva di bloccare la procedura di licenziamento messa in atto dal Comune”. “E’ inconcepibile – continua la sindacalista – quello che sta succedendo a Tufino. Si stanno violando tutte le procedure anche più elementari di trattative. Ora chiediamo al prefetto un immediato intervento e l’apertura di un tavolo attesi anche i risvolti e le tensioni sul piano sociale e il mancato riscontro alle modalità entro le quali il Comune di Tufino intenderà garantire i regolari servizi alla cittadinanza in mancanza del personale”.