GRUMO NEVANO- Peculato, turbata libertà degli impianti, frodi nelle pubbliche forniture, abuso d’ufficio, utilizzo ed emissione di fatture per operazioni inesistenti, assenteismo. Con queste accuse sono stati arrestati (ai domiciliari) il sindaco di Grumo Nevano Pietro Chiacchio. Misure cautelati anche l’ex primo cittadino Vincenzo Brasiello (oggi responsabile dei procedimenti per il settore igiene urbana al Comune di Marano), l’attuale comandante della polizia municipale Luigi Chiacchio (solo omonimo del sindaco), nonché responsabile del servizio ecologia e un vigile urbano, Antonio Pascale, appena rimesso in libertà dai domiciliari, sotto processo insieme all’attuale sindaco per corruzione. Misure cautelari più leggere per l’ex comandante della polizia municipale e per Antimo Verde, amministratore della società che raccoglie i rifiuti a Grumo Nevano per i quali è stata applicata la misura dell’obbligo della firma presso la caserma dei carabinieri.Già un anno fa Chiacchio era stato arrestato con l’accusa di corruzione, favoreggiamento personale, rivelazione di segreto d’ufficio e falso.
Obbligo di firma nei confronti del precedente comandante della polizia municipale e dell’amministratore della società affidataria del servizio di raccolta rifiuti del Comune. L’ordinanza di custodia cautelare, a chiusura delle indagini coordinate dalla Procura di Napoli nord, è stata eseguita dalla guardia di finanza di Giugliano. Le indagini sono partite da un esposto a proposito di irregolarità nelle gare d’appalto per l’affidamento e la gestione del servizio di raccolta rifiuti, bandite negli anni 2006 e 2013. (Fonte: Il Mattino.it)