POLLENA TROCCHIA- Un summit davanti al boss per quantificare il pizzo da chiedere. La disavventura è capitata ad un piccolo imprenditore di Cercola lo scorso 30 dicembre, e si è conclusa con sei arresti dei carabinieri. L’imprenditore dovette seguire gli emissari di un ‘boss’ della zona, ritenuto elemento di spicco del clan De Luca- Bossa- Minichini, fino ad un centro scommesse di Pollena Trocchia. Lì, al cospetto del boss la vittima fu accerchiata dai presenti, tra i quali una donna, e poi spostata in un punto poco a vista del centro scommesse. Ed è proprio lì che si è concretizzata la richiesta di “pizzo” aggravata dal metodo mafioso: puntando sulla riconosciuta appartenenza al clan il boss ha intimato il pagamento di 500 euro subito dopo l’incontro e, poi, di 200 euro al mese. I carabinieri della tenenza di Vercola, che a partire dalla constatazione della presenza continua del 45enne nel centro scommesse, osservavano i movimenti dei personaggi in questione, hanno ricostruito tutta la faccenda e, dopo le ammissioni della vittima, hanno sottoposto a fermo per tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso il boss 45enne (sorvegliato speciale) e 4 dei suoi complici, tutti ritenuti vicini al clan operante tra Cercola e i quartieri napoletani di Barra e Ponticelli.