TERZIGNO- Freddata a colpi di pistola davanti alla scuola. Immacolata Villani, ennesima vittima di un marito che non si rassegnava alla separazione, è stata per ore sotto la pioggia e solo poco fa la salma è stata portata via, tra gli applausi di una folla commossa assiepatasi davanti all’istituto scolastico in cui aveva portato la figlia pochi minuti prima di essere ammazzata. La piccola non sa ancora della tragica fine della madre, è stata normalmente in classe assistita però da una psicologa dei servizi sociali del Comune di Terzigno. Non conosce ancora il destino della mamma e non sa che ad ucciderla è stato il papà Pasquale Vitiello, proprio nel giorno che celebra tutti i padri. L’uomo non è stato ancora rintracciato. Figlio di un direttore di banca, dipendente in un’azienda dell’indotto dell’Alenia, avrebbe lasciato una lettera in cui annunciava le sue intenzioni omicide. Lo riferisce all’Ansa il sindaco della città, Francesco Ranieri. Secondo quanto si è appreso, Immacolata Villani e il marito erano in fase di separazione. “Sono sconcertato, non ho parole per quello che è successo. Come Comune di Terzigno abbiamo fatto tanto in termini di prevenzione sui casi di femminicidio. Evidentemente non basta dobbiamo fare ancora di più”. Così il sindaco di Terzigno commenta la tragica esecuzione di Immacolata Villani uccisa stamattina, presumibilmente dal marito, dopo aver accompagnato la figlia di nove anni a scuola. E’ stato proprio il sindaco a dare l’allarme ai carabinieri poco dopo le 8.20: “Una morte assurda – dice – che ci riporta alla memoria quella di Vincenza Avino, uccisa dal compagno, con modalità del tutto simili, nel settembre del 2015. Sappiamo che c’erano dei problemi nella coppia ma nulla può spiegare l’enormità di quello che è successo. Come Comune – ha concluso – abbiamo attivato i nostri servizi sociali per essere di sostegno alla piccola che ha solo nove anni e che non sa ancora quello che è successo alla mamma”.
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