NAPOLI- Aveva ancora i fari accesi l’auto, una Peugeot, sulla quale si trovavano le due vittime dell’agguato di questa sera, nel quartiere di Miano, a Napoli. Antonio Mele, di 57 anni, e Biagio Palumbo, di 53, erano nei pressi delle loro abitazioni, alla seconda traversa Janfolla, quando sono stati avvicinati dai killer che hanno esploso contro loro numerosi colpi di pistola. La vettura, dopo che i sicari si sono allontanati, aveva tutti i finestrini sfondati, infranti dalla sparatoria, segno della violenza con cui hanno agito gli autori del raid. Secondo i Carabinieri, che indagano sull’agguato, Mele e Palumbo erano le vittime designate dei sicari. I militari non si sbilanciano ancora sul possibile movente del delitto. Le modalità sono quelle di un’esecuzione di tipo camorristico. Nella zona è in corso una guerra tra i clan dei Lo Russo e dei Nappello. Non ci sono al momento testimoni e questo rende naturalmente più difficile la ricostruzione di quanto avvenuto. Gli esecutori della sentenza di morte nei loro confronti hanno affiancato i due che erano in auto: non è ancora chiaro se i colpi siano partiti da un’auto o da una moto. I due uomini sono stati uccisi in una zona che si trova alla periferia di Napoli e che collega il quartiere di Miano con quello di Chiaiano. Mele era sorvegliato speciale ed aveva precedenti di vario tipo mentre a Palumbo erano stati contestati piccoliprecedenti. (ANSA)