NOLA- Infermieri dell’Ospedale Santa Maria della Pietà in agitazione. Troppo pochi per troppi pazienti. Ne servono almeno 7 in più. Esplode una nuova crisi nel travagliato nosocomio nolano che ha appena visto concludere i lavori del reparto di Rianimazione ma che deve fronteggiare altre spinose problematiche.
Il personale infermieristico martedì scorso si è incontrato con il direttore sanitario Luigi Stella Alfano ed i sindacati (Cgil, Cisl, Uil). Al tavolo di confronto la persistente carenza di infermieri soprattutto nel reparto Medicina (che da maggio ha una nuova ala di degenza). Qui sono i turni straordinari riescono a sopperire alla mancanza di personale. Negli ospedali riuniti di Nola e Pollena del resto la percentuale di infermieri per posti letto in servizio è la più bassa dell’intera Azienda sanitaria locale Napoli 3 Sud. Una carenza di organico che incide sulle prestazioni e la vita personale dei paramedici, ma anche sui livelli dell’ospedale. I sindacati hanno sollecitato la direzione sanitaria, spiega Salvatore Velardi (Cgil), “ad effettuare l’unione funzionale di tutti i reparti omologhi degli ospedali riuniti, ottimizzando e razionalizzando l’utilizzo delle risorse.
Sono in atto diversi trasferimenti in entrata e sentenze di assunzione in servizio presso l’Asl Napoli 3 Sud, ma nessuna di queste viene assegnata all’Ospedale di Nola. Tutto ciò è assolutamente inaccettabile ed è evidentemente penalizzante per una struttura ospedaliera che, a parole si sostiene di voler valorizzare e rafforzare, ma che nei fatti si continua ad indebolire, mortificando la domanda di Sanità che dal territorio emerge con forza”.