NOLA – La situazione dell’ospedale Santa Maria la Pietà di Nola è sempre più complicata. Dopo il crollo di una parte controsoffittatura del tetto, a causa delle infiltrazioni che ha causato domenica scorsa la chiusura temporanea delle due nuove sale operatorie, arriva un nuovo allarme. La federazione Sindacati Indipendenti ha scritto alla direzione sanitaria: “Poniamo ancora una volta l’attenzione su un problema già noto che però, al momento si è anche aggravato, alla luce degli ultimi “inconvenienti tecnici” che hanno visto coinvolte anche le sale operatorie del primo piano. Il pronto soccorso – si legge nella nota – è da circa una settimana in attesa di ripristino alla normalità, con 2 secchi al centro del corridoio per raccogliere l’acqua sul pavimento, in un punto nevralgico e, soprattutto, pericoloso per il passaggio di pazienti e operatori con sedie a rotelle e barelle. Per le sale operatorie, invece, è stato tamponato alla meglio, dove vi era la perdita, ripristinando gli impianti e sostituendo i pannelli danneggiati. Vi chiediamo e ci chiediamo: visto che sono passati solo pochi mesi, il collaudo è stato fatto?” si interrogano i sindacati.