NOLA- Ventidue Comuni, tra cui Nola, Saviano e Marigliano, diffidati dalla rete “Stop biocidio”. La diffida riguarda il mancato adempimento alla legge regionale numero 20 del 2013 che regolamenta le azioni da intraprendere in merito alle zone pubbliche e private soggette a sversamento abusivo di rifiuti e roghi. Gli articoli 3, 6 e 7 della legge obbligano in Comuni campani a istituire il registro delle aree interessate da abbandono e rogo di rifiuti, a censire le aree pubbliche e private utilizzate per le speciali forme di gestione dei rifiuti solidi urbani o assimilati temporaneamente consentite (censimento finalizzato all’attivazione da parte dell’amministrazione regionale di un programma di interventi per lo svuotamento dei siti censiti, nonché all’aggiornamento degli elenchi contenuti nel Piano regionale di bonifica), a provvedere all’attivazione di siti di stoccaggio, debitamente autorizzati, dei rifiuti contenenti amianto da depositare in ambienti chiusi e protetti. “In assenza di ottemperanza ai suddetti obblighi- si legge in una nota dell’associaizone- in assenza di ascolto da parte dei primi cittadini nei confronti della cittadinanza stanca di vivere in condizioni disastrose e a seguito, soprattutto, di un’estate in cui i roghi tossici si sono moltiplicati in maniera esponenziale senza che una sola parola venisse spesa dalla Regione Campania e che una sola significativa azione venisse messa in campo dalla vice prefettura alla Terra dei Fuochi, la Rete di Cittadinanza e Comunità insieme ai comitati di Stop Biocidio hanno diffidato i sindaci”. La diffida riguarda i sindaci di Afragola, Acerra, Caivano, Cardito, Casalnuovo, Casoria, Crispano, Ercolano, Frattamaggiore, Gricignano, Marcianise, Mariglianella, Marigliano, Mondragone, Nola, Orta di Atella, San Giorgio a Cremano, Sant’Anastasia, Saviano.