TORRE DEL GRECO – Ciro Cirillo, morto oggi a 96 anni, nel 1981 era un’esponente di punta della Dc in Campania. Tre anni dopo il sequestro e l’omicidio di Moro, le Brigate Rosse rapirono lui; ma l’epilogo nel suo caso fu diverso. Dopo tre mesi venne liberato dopo il pagamento di un riscatto. Ma ci furono anche polemiche e ipotesi su possibili trattative politiche mai ammesse. Voci che Cirillo, ritiratosi dalla politica dopo il rapimento, ha sempre smentito, ma che hanno continuato a lasciare attorno alla vicenda un alone di mistero. Per ricordare quel drammatico rapimento avvenuto nel 1981, e soprattutto le due vittime dell’assalto armato delle Brigate Rosse, in via Cimaglia a Torre del Greco è stata posta una targa. Quel rapimento ha segnato di fatto la vita politica e umana di Ciro Cirillo, l’ex presidente della Provincia di Napoli, ex presidente della Regione Campania, ed esponente di punta della Democrazia Cristiana in Campania. Anche l’ultima volta che si era visto in pubblico, in occasione dei festeggiamenti per i suoi 95 anni (era nato il 21 febbraio del 1921) al Circolo Nautico della sua cittĂ , i cronisti gli avevamo chiesto di quelle pagine controverse del 1981 e di quanto era stato fatto per la sua liberazione. “Ho detto tutto – ripeteva con ferma luciditĂ – ai magistrati. Nessun mistero, nessuna politica”. Negli anni ha avuto modo di dire, a chi gli muovesse l’inevitabile paragone, che secondo lui “anche Aldo Moro poteva essere salvato”. Il rapimento avvenne il 27 aprile del 1981: Ciro Cirillo fu raggiunto – è stato ricostruito nel tempo – da cinque componenti delle Brigate Rosse nel garage sotto casa che fecero fuoco uccidendo l’agente di scorta, il maresciallo di polizia Luigi Carbone, e l’autista Mario Cancello, mentre fu gambizzato l’allora segretario di Cirillo (che all’epoca assessore campano all’Urbanistica) Ciro Fiorillo. In quei giorni la Campania stava vivendo ancora i momenti piĂą difficili dell’emergenza abitativa a causa del terremoto del 1980. Fu rilasciato dopo 89 giorni di prigionia, all’alba del 24 luglio in un palazzo disabitato di via Stadera a Napoli, nella zona orientale della cittĂ . Il giorno precedente le Brigate Rosse annunciarono la liberazione di Cirillo a seguito del pagamento di un riscatto di quasi un miliardo e mezzo di lire: soldi, si è detto, raccolti tra amici e conoscenti dello stesso ex presidente della Regione. Ciro Cirillo vide salva la vita ma di fatto fu costretto ad abbandonare la politica. Però ha sempre detto di non aver mai maledetto, neanche nei quasi tre mesi del sequestro, “il giorno in cui decise di fare politica”. I funerali dell’ex presidente della Giunta regionale della Campania si terranno domani pomeriggio alle 16.30 nella chiesa di Santa Teresa dei Carmelitani Scalzi, a Torre del Greco. (ANSA).