QUINDICI (Bianca Bianco-Il Mattino) Una telefonata di solidarietà ed una promessa: la Commissione parlamentare antimafia sarà vicina al sindaco di Quindici Eduardo Rubinaccio. Ieri mattina il deputato del Partito democratico Massimiliano Manfredi ha chiamato il primo cittadino vittima di due atti intimidatori in pochi giorni: “Ho assicurato la mia vicinanza e quella della Commissione di cui sono membro- spiega il parlamentare-. Sulla vicenda di Quindici e su quanto sta vivendo Rubinaccio l’attenzione è altissima e saranno intraprese tutte le iniziative necessarie attraverso la Commissione beni confiscati. Quel territorio è costantemente monitorato e lì si deve continuare ad agire per la legalità come fatto attraverso la battaglia per l’ufficio del giudice di pace”. La solidarietà di Massimiliano Manfredi arriva all’inizio di un’altra lunghissima giornata per Eduardo Rubinaccio, amministratore locale nel mirino, reduce da giorni difficili per lui e la sua famiglia. Ieri mattina è stato a Nola, ospite del sindaco Geremia Biancardi per discutere di politica (entrambi fanno parte di Forza Italia), poi il ritorno a Quindici e le quotidiane incombenze amministrative. L’umore è alto nonostante tutto: “Né io né mia moglie ci pensiamo- dichiara la fascia tricolore-, lo facciamo perché è la nostra indole e per preservare i nostri tre bambini. Io ho deciso di andare avanti e l’ho detto più volte, non mi smuovo”. Ci sono altri passi da fare, dopo l’approvazione della delibera sull’acquisizione dei beni confiscati alla camorra: una serie di step burocratici che non ostacoleranno l’iter iniziato dall’amministrazione comunale. In paese il clima è pesante, ma non mancano cittadini che si fanno avanti e consegnano al sindaco attestati di solidarietà semplici ma sinceri: “Ne ho incontrati alcuni stamattina- racconta-, ringrazio chi mi è vicino”. Una comunità che si prepara a vivere tra pochi giorni la seconda parte del campeggio estivo organizzato da “Libera” nel Maglificio i 100 Quindici passi: “E’ tutto pronto-assicura il presidente Francesco Iandolo-, altri giovani volontari vivranno l’esperienza di lavorare in un bene sottratto alla camorra. Ed è questo forse il messaggio più importante che possiamo dare all’opinione pubblica. Al di là della politica, al di là delle minacce, esiste l’impegno concreto per riutilizzare questi beni, per metterli al servizio della collettività. Io credo sia ora di superare le divisioni e di concentrarci insieme sulla grandissima opportunità che il Comune di Quindici ha tra le proprie mani”. L’opportunità è quella di acquisireal patrimonio dell’ente i beni di Felicione Graziano e dell’ex sindaco Antonino Siniscalchi: la decisione che ha spaccato il Consiglio e che ha messo Rubinaccio, secondo quanto appare sempre più chiaro, nel mirino dei malintenzionati. Il sindaco ha subito due attentati in pochi giorni, il primo il rogo del frutteto della moglie, in montagna, il secondo, due giorni fa, le minacce di morte su una locandina di giornale, lasciategli nell’automobile di famiglia. Segnali inquietanti, un tentativo di stoppare l’azione intrapresa e di avvelenare il clima politico e non solo. “Ma non ci sono riusciti-spiega Rubinaccio-, anzi in questi giorni mi sento quanto mai forte grazie al supporto delle forze dell’ordine sempre al mio fianco”.