NOLA- E’ il “giorno del cielo”. Oggi migliaia di persone sono attese a Nola per celebrare ‘o juorn’ chiù bell’, la festa più attesa dell’anno. La Festa dei Gigli, dal 2013 bene immateriale dell’umanità riconosciuto dall’Unesco, entra nel vivo e meraviglierà gli occhi e i cuori di tutti con uno spettacolo unico al mondo fino alle luci dell’alba di domani. Nola è la città in cui visse i suoi ultimi giorni l’imperatore Ottaviano Augusto, la patria di Giordano Bruno, territorio ricco di un importante patrimonio artistico – culturale.
La Festa dei Gigli, la cui ritualità si sviluppa durante l’ intero mese anno, culmina nella “ballata dei Gigli e della Barca” quando nove imponenti macchine da Festa vengono trasportate a spalla da circa 120 uomini (la paranza) al ritmo di musica attraverso un percorso ultrasecolare. I Gigli, obelischi che in origine erano dei semplici fiori con cui i nolani omaggiavano il proprio Vescovo Paolino, sono alti circa 25 metri. La “Barca” invece è una macchina più piccola che riproduce l’imbarcazione con la quale il Santo fece ritorno dalla sua prigionia in Africa, secondo quanto racconta la tradizione, dopo essersi dato prigioniero al posto del figlio di una vedova, all’epoca dell’assedio della città di Nola da parte delle truppe di Alarico, tra il IV e V secolo d.C. I nolani accolsero il proprio Vescovo con fiori di Gigli al porto dell’antica Oplonti ( oggi Torre Annunziata) all’epoca compresa nel territorio di Nola. Quei fiori con il tempo sono divenute le poderose macchine che oggi ammiriamo.
Dopo il sigillo ricevuto nel 2013 dall’Unesco, nell’ambito delle Rete italiana delle Grandi Macchine a spalla, a cui vanno aggiunti altri importati riconoscimenti come quello di “Patrimonio Italia”del 2011, e l’ambito premio “Italive” del 2014, la Festa dei Gigli rappresenta, oggi, una manifestazione di alto profilo culturale, proiettata sempre di più su palcoscenici nazionali ed internazionali.
La Festa dei Gigli 2017 entra nel vivo. Il clou dell’evento della ballata dei Gigli e della Barca è prevista per domenica prossima, 25 giugno, a partire dalle dieci del mattino. Le macchine dai loro siti di stazionamento raggiungeranno, a ritmo di musica e in ordine sparso, piazza Duomo, trasportate dalle paranze (gruppo di uomini, denominati cullatori, circa 120 per obelisco).
LA BENEDIZIONE DEL VESCOVO – Dopo l’arrivo dei Gigli in piazza Duomo ed il loro posizionamento, alle 13, sempre in piazza Duomo, è fissata la benedizione del Vescovo, Monsignor Francesco Marino che sarà accompagnato dal busto argenteo di San Paolino nella breve processione che passerà in rassegna tutte le macchine .Questa è la prima benedizione per il nuovo Vescovo nolano.
PERCORSO POMERIDIANO -La manifestazione riprenderà nel pomeriggio a partire dalle 16 quando gli obelischi si muoveranno dalla piazza, singolarmente, con un intervallo di mezz’ora l’uno dall’altro, per intraprendere il percorso storico lungo le strade del centro. Questo l’ordine di sfilata che richiama l’antica divisione per arti e mestieri di matrice medioevale. Il primo a partire sarà l’Ortolano, seguito poi dal Salumiere, dal Bettoliere, dal Panettiere, dalla Barca, dal Beccaio, dal Calzolaio, dal Fabbro, dal Sarto. Si tratta di uno spettacolo unico al mondo dove macchine secolari, alte ben 25 metri, danzano ‘sospese in aria’ sorrette solo dalla forza umana dei cullatori, muovendosi a ritmo di musica, tra strade anguste che si alternano a slarghi. Prove mozzafiato, quelle che si sviluppano durante il percorso, evidenziano l’ eccezionale abilità delle paranze.