NOLA- Volatili della villa comunale di Nola in pericolo. L’allarme per gli alberi si estende alla fauna del polmone verde di corso Tommaso Vitale: la denuncia arriva dal circolo cittadino di Legambiente. In questi giorni si sta procedendo all’abbattimento dei 27 arbusti ammalatisi, secondo la perizia della Procura, per incuria, cattiva manutenzione ed eccessiva irrigazione. Una soluzione finale giunta dopo due anni di perizie e controperizie ed a cui si sta procedendo proprio in questi giorni. Uno scempio, per Legambiente, che pone poi l’accento sul periodo scelto per la delicata operazione: “Denunciamo l’accelerazione nei lavori di abbattimento- si legge in una nota-,  non si è voluto tener conto delle richieste di proroga di Legambiente Nola e della Lipu perchĂ© siamo nella stagione di nidificazione degli uccelli, le cui specie popolano abbondantemente la nostra villa. I lavori sono iniziati e procedono incuranti delle uova, dei nidi e dei piccoli uccellini appena nati senza rispettare la legge 157/92 sulla protezione della fauna selvatica. Si sta perpetrando un danno storico, biologico, ecologico e ambientale eppure questa amministrazione, senza pudore, usa toni trionfalistici e fa annunci propagandistici. C’è poco da festeggiare”. Un capitolo a parte poi per l’albero piĂą prezioso, il “Montezuma”, che è stato risparmiato dall’abbattimento ma a cui verrà “a mancare la cintura verde che lo proteggeva, ignorando le indicazioni preziose della Soprintendenza ai Beni Culturali e Paesaggistici di Napoli. Nei prossimi giorni l’impegno di Legambiente Nola proseguirĂ nell’assicurarsi che la ripiantumazione degli alberi e le altre prescrizioni dei periti della Procura di Nola vengano attuate nelle modalitĂ piĂą idonee e trasparenti possibili, consapevoli purtroppo che quello che si è perpetrato nella nostra villa comunale è stato un vero e proprio disastro ambientale annunciato e voluto a tutti i costi da questa amministrazione. Ci batteremo, inoltre, affinchĂ© l’intera comunitĂ nolana venga “risarcita”di questo enorme danno e vengano individuati dagli organi preposti i responsabili di tale scempio”.