TUFINO – Carlo Ferone ci riprova. L’ex primo cittadino, 69 anni, in consiglio comunale dal 1997 e sindaco dal 2001 al 2012 con un intermezzo di un commissario vuole indossare nuovamene la fascia tricolore del suo paese. Tre gli obiettivi principali: “Ambiente, sicurezza e sviluppo”.
Ferone, di recente il consiglio metropolitano ha riconosciuto il debito fuori bilancio Un commento sul riconoscimento del debito fuori bilancio di 1,8 milioni di euro a favore del Comune di Tufino. E’ una opportunità per il paese?
“Una decisione che era nell’aria da tempo e che finalmente farà respirare le casse comunali. Spero che tutto vada per il meglio e che questo ci consenta di poter abbassare la tassazione”.
Restando in tema di ambiente, cosa prevede il suo programma elettorale su questo argomento?
“Monitoraggio dello Stir, bonifica delle due discariche di Paenzano e la verifica delle polveri sottili nella cava al confine con Casamarciano, oltre al controllo delle due fabbriche a Contrada Cesina saranno tra le cose più importanti. Riprendere la raccolta differenziata e riportarla a livelli accettabili”.
Cosa vorrebbe fare nei primi 100 giorni da sindaco nel caso di elezione?
“Sicuramente sarà consegnata la nuova caserma dei carabinieri che garantirà più sicurezza nella lotta contro la criminalità e un controllo ancora più capillare sul nostro territorio. Abbiamo anche bisogno di riorganizzare gli uffici per la perenne carenza di organico ed essere più operativi”.
Cosa risponderebbe a chi le chiedesse perché vivere a Tufino?
“Tufino è una città tranquilla e serena. Ha problemi come tanti paesi della nostra area, ma ha un bella comunità unita. E’ può ancora migliorare”.
Su cosa punta il suo programma?
“Maggiori servizi, controllo ambientale e sviluppo economico. Abbiamo anche bisogno di riorganizzare gli uffici per la perenne carenza di organico. Per lo sviluppo puntiamo sul Prg e sul fatto che abbiamo uno svincolo autostradale che è sicuramente un vantaggio” .
Un giudizio sugli avversari
“Sono due liste diverse tra di loro ma comunque entrambe incomplete e per alcuni versi improvvisate”.