Le Fiamme Gialle del 1° Gruppo Napoli, al termine di specifici accertamenti condotti su delega del dott. Ferruccio Capalbo, della Procura Regionale della Corte dei Conti per la Campania, e coordinati dal Procuratore Regionale Michele Oricchio, hanno accertato un danno erariale di oltre un milione di Euro, derivante dalla concessione in locazione a prezzi talvolta anche solo simbolici, di immobili di pregio di proprietà del MIBACT siti all’interno di bellezze del calibro di Villa Floridiana, del Complesso Monumentale del Bosco di Capodimonte, e della Palazzina Rothschild (in Villa Pignatelli), con viste mozzafiato sulla città e sul golfo di Napoli. L’inchiesta svolta ha fatto emergere come le amministrazioni pubbliche coinvolte, Agenzia del Demanio – Filiale Campania e Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Napoli, nel corso degli anni, abbiano non solo subito e tollerato la permanenza sine titulo in numerosi alloggi interni al Complesso Monumentale del Bosco di Capodimonte, alla Villa Floridiana, ed alla Palazzina Rothshild (Villa Pignatelli) di Napoli, di ex dipendenti o di loro parenti e conoscenti, ma soprattutto permesso agli stessi di corrispondere canoni mensili nettamente inferiori al reale valore di mercato delle locazioni di unità immobiliari con medesime caratteristiche logistico-strutturali, circostanza quest’ultima aggravata ancor di più dalla ubicazione degli stessi alloggi all’interno di complessi di indubbio pregio storico, artistico e culturale. Il nocumento arrecato alle pubbliche finanze, segnalato dai militari all’Autorità Contabile, derivante dalla cattiva gestione del patrimonio immobiliare oggetto di indagine, ammonta complessivamente a circa un 1 milione e centomila Euro. Significativa è la condizione di vantaggio di alcuni degli occupanti gli alloggi, i quali, oltre ad usufruire di parcheggi in spazi interni agli stessi complessi monumentali, hanno avuto anche l’incondizionata possibilità di accesso ed utilizzo delle aree dei parchi annessi. Dall’attività d’indagine dei finanzieri di Napoli, è emerso che per le unità abitative di grandissimo pregio occupate da privati cittadini sono stati corrisposti canoni mensili compresi tra un minimo di 50 euro e un massimo di 670 euro, cifre di gran lunga inferiori ai reali valori di mercato calcolati dalla medesima amministrazione proprietaria.