SAN VITALIANO- Tutti uniti per non perdere un pezzo della storia di San Vitaliano. Un pezzo importante, legato alla crescita ed allo sviluppo economico della comunità. Il salumificio Spiezia, attivo da 110 anni, rischia la chiusura perché in forte crisi di liquidità, ma sindacati, operai e amministratori locali vogliono scongiurare questa prospettiva nefasta soprattutto per 90 lavoratori a rischio. Per questo si sono incontrati nell’aula consiliare del Comune insieme ad amministratori e sindacalisti. Gli operai hanno così potuto lanciare il loro drammatico appello per impedire che il salumificio, nato come piccola bottega artigianale nel 1907, chiuda. Le loro paure sono state racchiuse nella lettera letta da una operaia: Noi ce la stiamo mettendo tutta. Stiamo compiendo ogni sforzo nel tentativo di andare avanti e nella speranza di poter saltare l’ostacolo. Abbiano accettato il contratto di solidarietà e, pur non percependo lo stipendio, abbiamo continuato a lavorare. Qualcuno è stato costretto fare debiti perfino per mettere la benzina nell’auto per raggiungere lo stabilimento”. Il loro richiamo alla solidarietà è stato accolto dalla Chiesa di Nola, presente alla riunione attraverso don Aniello Tortora, direttore della pastorale sociale, e dalla politica locale, rappresentata dal sindaco Antonio Falcone e dai rappresentanti dei comuni vicini. Falcone ha rassicurato circa l’attivazione di ogni canale utile per risolvere la situazione, attivandosi per la creazione di una cabina di regia.- Intanto, mentre l’azienda chiede la cassa integrazione straordinaria per i lavoratori, si affaccia l’interesse di un gruppo industriale del Nord che potrebbe rilevare lo stabilimento e “salvare” gli operai.