NAPOLI – Gli agenti della squadra Mobile di Napoli hanno arresto Simone Cimarelli, 21 anni, di Napoli per i reati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, e resistenza a pubblico ufficiale. Da tempo gli agenti stanno effettuando una capillare attività di monitoraggio sul territorio, nei confronti delle organizzazioni criminali operanti nell’area Flegrea, tra i quartieri cittadini di Fuorigrotta, Bagnoli, Soccavo e Pianura. In modo particolare, a seguito dei recenti fatti di sangue avvenuti nel famigerato Rione Traiano – area ad altissima densità criminale e caratterizzata da una forte omertà, nonché, nota zona di spaccio di sostanze stupefacenti e roccaforte dell’associazione camorristica denominata clan Sorianiello, facente capo a Sorianiello Alfredo, detto “o biondo” ed a Mazzaccaro Giuseppe, venivano intensificati, tra l’altro, i controlli nei confronti dei soggetti maggiormente orbitanti nel predetto sodalizio criminale e delle rispettive piazze di spaccio di stupefacenti. Nel corso dell’operazione è stato controllato uno dei tanti acquirenti di sostanze stupefacenti, che poco prima aveva acquistato una dose all’interno di una abitazione. Mentre erano in atto da parte dei vigili del fuoco le operazioni di apertura di una delle porte d’ingresso dell’appartamento, venivano notati due persone che si allontanavano precipitosamente dalla casa. Aveva, così, inizio un lungo inseguimento a piedi che si concludeva con il fermo di uno dei fuggitivi Simone Cimarelli. Nella colluttazione hanno riportato alcune ferite sia uno degli agenti che lo stesso Cimarelli. Con l’ausilio di altro personale del reparto prevenzione Campania il controllo è stato esteso all’interno dell’abitazione, dove in una tubazione di scarico del water venivano rinvenute numerose porzioni di marijuana, alcune banconote e monete, nonché, un bilancino di precisione e due rotoli di bustine in cellophane trasparente, utilizzate per confezionare le singole dosi. Cimarelli è stato più volte controllato unitamente a soggetti orbitanti nel sodalizio criminale facente capo a Giuseppe Mazzaccaro, già clan denominato “Sorianiello” Gli esami di narcotest eseguiti dal locale gabinetto di polizia scientifica confermavano che la sostanza sequestrata era marijuana per un peso complessivo di 146 grammi.