MARZANO DI NOLA (Bianca Bianco- Il Mattino)- No all’arrivo di trenta profughi in paese. Il sindaco di Marzano di Nola Trifone Greco e le fasce tricolori dei Comuni del Vallo di Lauro questa mattina incontreranno il prefetto di Avellino Carlo Sessa. Al rappresentante dell’ufficio territoriale del governo chiederanno che si blocchi definitivamente l’invio dei migranti. Una richiesta che arriva dopo un mese di fibrillazioni che hanno coinvolto la comunità di 1700 abitanti, estremo lembo d’Irpinia al confine con l’Agro nolano . Dopo una rovente assemblea pubblica presenziata dallo stesso primo cittadino e la creazione di un Comitato civico pronto ad alzare le barricate contro l’arrivo degli immigrati, le fasce tricolori chiudono il cerchio della rivolta rivolgendosi direttamente al prefetto. A lui vogliono rappresentare la complessità della vicenda e chiederanno che i profughi, che dovrebbero essere ospitati in una ex casa di cura di Marzano poi diventata civile abitazione, non arrivino. “Confidiamo nella grande sensibilità del prefetto Sessa, già mostrata in altre occasioni- dichiara il sindaco Greco. Il primo cittadino spiega perché lui, in testa all’intera comunità che amministra, si oppone all’arrivo di trenta persone: “Vorrei prima di tutto sgombrare il campo da facili speculazioni- afferma-. Marzano ed il Vallo di Lauro non sono razzisti, non rifiutano il diverso. Ma non si può pretendere di inserire trenta profughi in un contesto particolare come il nostro. Il paese ha solo 1700 abitanti e questi ospiti verrebbero sistemati in un vero e proprio condominio in cui ci sono bambini e anziani, persino una donna di cento anni”. Il paese che dal 2014 è stato proclamato “città mariana” per la grande devozione alla Madonna dell’Abbondanza, non ci sta a passare per intollerante: “Lo ribadirò dinanzi al prefetto- dichiara il sindaco Greco-, a Marzano siamo ben disposti ad ospitare ed integrare chi ha bisogno, ma nei limiti di legge e di logica. Secondo le disposizioni in materia, i Comuni possono ospitare al massimo 2,5 immigrati ogni mille abitanti e non si possono calpestare queste regole in nome del business privato. Il mio paese può e vuole ospitare al massimo due o tre famiglie”. La questione per il momento è sospesa, mancano ancora dei passaggi burocratici e la rivolta dei cittadini ha messo in stand by il processo di arrivo dei profughi ma, dichiara Greco, “l’incontro di questa mattina in Prefettura sarà sicuramente decisivo”. Al fianco del primo cittadino di Marzano ci saranno i colleghi del Vallo di Lauro, tra cui il sindaco di Quindici Eduardo Rubinaccio, contrario “senza se e senza ma” all’arrivo degli stranieri: “Il territorio che amministriamo è particolare e complesso- lamenta-. Nel mio Comune ci sono venti famiglie senza casa o con situazioni abitative precarie. Si dovrebbe pensare prima a loro, prima ai giovani dell’area senza lavoro e senza stabilità. E poi questa è una zona che convive con il dramma della criminalità, sono tutti fattori da tenere in conto. Per quanto mi riguarda ribadirò la mia assoluta contrarietà”. La questione profughi a Marzano ha smosso pure la politica nazionale: Edmondo Cirielli, deputato di Fratelli d’Italia- Alleanza Nazionale- ha annunciato una interrogazione parlamentare sul tema: “Ci auguriamo- ha scritto il parlamentare- che il governo intervenga e non resti sordo alle richieste e alle preoccupazioni espresse dagli abitanti di Marzano di Nola, comune peraltro assai piccolo, e dove l’impatto di questo numero di stranieri certamente aprirà la strada a tensioni e conflitti sociali. Quella dell’immigrazione è purtroppo un’emergenza che merita attenzione e strategie concrete di intervento”.