CIMITILE – E’ un periodo difficile per la politica all’ombra delle Basiliche. Una crisi nemmeno più nascosta scuote la maggioranza ed anche la minoranza chiede le dimissioni. Il sindaco Francesco Di Palma e il gruppo che gli rimasto al fianco resistono agli scossoni, ma la situazione è in continua evoluzione. La crisi è iniziata nel corso del consiglio comunale del 16 febbraio quando gli ormai transfughi della maggioranza Massimo Scala, Rosanna Peluso e Michela De Risi, già assessori poi ‘declassati’ a consiglieri con delega dal primo cittadino, hanno annunciato la formazione di un gruppo autonomo. Abbandonata “Prima Cimitile”, la civica che ha incoronato il medico Di Palma sindaco, Peluso, Scala e De Risi hanno formato il gruppo “Uniti per Cimitile” e sancito la definitiva rottura con gli ex amici della maggioranza, anche a suon di botta e risposta sui social network. Il gruppo ha anticipato che voterà “di volta in volta” le iniziative della maggioranza. Anche Di Palma, impelagato in una crisi annunciata da settimane, ha risposto su Facebook in maniera laconica e rassicurando i cittadini: “Prendo atto della nascita di un nuovo gruppo consiliare. Nella circostanza, colgo l’occasione per ribadire la ferma volontà di proseguire il mandato elettorale ricevuto dai miei concittadini, e, soprattutto di continuare ad operare nell’esclusivo interesse e per il bene di tutti i cimitilesi”. Oggi, dunque, “Prima Cimitile” ha perso tre pezzi, e questo è già un punto nodale per l’amministrazione Di Palma che si trova adesso ad affrontare anche l’allontanamento del gruppo di minoranza composto da Carmine Greco ed Emilio Buglione: “Da 21 mesi, cil nostro paese è tenuto sotto scacco da gelosie, pressioni, calcoli di piccola bottega e ridicole prove di forza- scrivono- Sarebbe bastato spiegare ad alcuni, la differenza che passa tra una sala scommesse e la casa comunale: nella prima, se vinci vai all’incasso; nell’altra devi amministrare nell’interesse dei concittadini. E lei sindaco che fa? Assiste impassibile agli scontri interni tra i suoi consiglieri, alle manovre che ogni giorno mettono in campo per farla saltare, e conquistarsi spazi di potere utili per il futuro. Molti di essi si sentono soli e confusi, nessuno ha la forza di dire basta a questo declino ma tutti sanno di essere arrivati al fallimento totale di una esperienza”. Buglione e Greco chiedono poi le dimissioni alla fascia tricolore: “Lei non vede, non sente, soprattutto non capisce che la stanno rosolando a fuoco lento. E’ un ruolo troppo ingombrante per lei. Lasci stare. Agli occhi dei cittadini sta diventando l’unico responsabile dello sfascio, mentre i suoi ex amici cercano di rifarsi una verginità”.