PAGO DEL VALLO DI LAURO (Bianca Bianco- Il Mattino)- La criminalità alza il tiro. E nel piccolo Comune del Vallo non c’è più pace. L’altra notte ignoti hanno dato alle fiamme il motorino di avviamento del cancello posteriore della Casa comunale di Pago, quello che dà accesso al parcheggio auto dei dipendenti. Un vero e proprio mistero. Qualcuno tra martedì e mercoledì, nell’orario in cui il Municipio è chiuso, che va dalle 14 alle 8 del mattino successivo ( ma si presume che abbia agito con il favore delle tenebre), ha cosparso di liquido infiammabile il pezzo del cancello distruggendolo completamente. Le fiamme non si sono propagate e non hanno danneggiato auto o abitazioni vicine. Sul posto i primi rilievi sono stati svolti dagli agenti del commissariato di polizia di Lauro, coordinati dal dirigente Aniello Ingenito. I poliziotti non hanno rinvenuto bottiglie ma solo residui di liquido che ha dato origine alle fiamme e stanno valutando ogni elemento, da testimonianze a fotogrammi di telecamere posti nelle vicinanze. Si indaga a trecentosessanta gradi, non si esclude alcuna ipotesi investigativa e soprattutto si tiene in gran conto il particolare e difficile frangente temporale che la comunità del Vallo di Lauro sta attraversando. La scorsa settimana proprio dinanzi il Comune si è svolta la manifestazione di “Libera” in favore dell’ex ispettore di polizia Roberto Baccichet a cui hanno fatto esplodere un ordigno sotto casa. Una strategia della tensione quella che sembra attanagliare il paese: in qualunque direzione si voglia indagare, che sia quella della camorra che cerca di rialzare la testa o quella della criminalità ordinaria, l’attenzione delle forze dell’ordine è alta. Lo dimostra l’intensificazione della presenza di polizia e carabinieri in questa area difficile. Il sindaco di Pago, l’avvocato Antonio Mercogliano, non risponde nel merito dell’atto compiuto apparentemente contro l’istituzione che rappresenta (“Lascio agli inquirenti fare il loro lavoro”) ma ribadisce quanto dichiarato nel corso del sit in di “Libera”: “Continuerò insieme agli altri primi cittadini del Vallo a seguire la linea tracciata, quella della sinergia con le istituzioni per il bene del Vallo e di Pago”. La giovane fascia tricolore eletta a giugno si trova ad affrontare un periodo ostico per il paese che amministra, che vive una fase quantomeno inquietante. Ne ha parlato che il procuratore aggiunto della procura di Napoli Giuseppe Borrelli nel corso dell’ultima audizione dell’8 febbraio in commissione antimafia parlando di infiltrazioni: “Veramente inquietante è un fatto che riguarda la provincia di Avellino- ha dichiarato- Un esempio eclatante di queste infiltrazioni è dato da una recente ordinanza di custodia cautelare che abbiamo eseguito, che ha riguardato un piccolo comune dell’Avellinese, il comune di Pago del Vallo di Lauro. Al di là della sua non particolare grandezza e dimensione, è paradigmatico di quella che può essere l’influenza della camorra nel settore della pubblica amministrazione. C’era un sindaco – non l’attuale, ma il precedente – completamente asservito agli interessi del clan Cava, rappresentato da un soggetto che è stato anche arrestato, che si riferiva a questi esponenti del clan Cava prima di adottare qualunque decisione amministrativa, Questo è un esempio veramente paradigmatico. In quel territorio le infiltrazioni con le amministrazioni comunali e le amministrazioni locali sono numerose”.