TAURANO (Bianca Bianco)- La Bassa Irpinia trema. Alle 19.52 di ieri sera una scossa di magnitudo 2.1 con epicentro a Taurano ha fatto tremare il Baianese ed il Vallo di Lauro. Un movimento tellurico brevissimo, sussultorio ed intenso, avvertito distintamente dalla popolazione già in allarme dopo la scossa di domenica sera. E tre giorni dopo, quasi alla stessa ora, il moto della terra, localizzato ad una profondità di tre chilometri, ha ridestato paure neanche tanto sopite tra i cittadini che hanno negli occhi le immagini recenti e drammatiche del sisma del Centro Italia. In questi casi il terrore è contagioso, basta un sussulto per scatenare paure anche irrazionali e riportare alla mente tragedie lontane nel tempo ma non nella memoria. La psicosi terremoto ormai serpeggia e l’episodio di ieri, seppure di entità lieve, ha causato non poche preoccupazioni nei paesi coinvolti, tutti localizzati tra Baianese e Vallo di Lauro. L’epicentro, ovvero il luogo in cui il fenomeno è scaturito, è stato individuato dai sismografi dell’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia nella zona montuosa tra Taurano e Moschiano, ma è stato sentito forte e chiaro a Mugnano del Cardinale, Monteforte Irpino, Lauro e Quindici. Le attrezzature della sala sismica dell’Ingv di Roma hanno registrato un sisma leggermente più forte di quello di domenica sera, fermatosi all’1.9 della scala Richter: le antenne hanno captato una magnitudo di 2.1 ma soprattutto un movimento tellurico non profondo ma superficiale, a soli 3 chilometri di profondità. Un elemento, quest’ultimo, che ha fatto in modo che il terremoto fosse avvertito distintamente. In alcuni casi ad ‘annunciare’ la scossa in corso sono stati i vetri delle abitazioni che hanno vibrato visibilmente, e sono state diverse le persone che, già sul chi va là dopo la scossa di quattro giorni fa, hanno preferito scendere in strada e rientrare solo dopo avere avuto la certezza che si trattasse di un fenomeno isolato. Immediata la catena di sms e telefonate che hanno intasato le linee nei momenti successivi al sisma. Per tutti, il terrore di dover convivere ancora con la paura del terremoto. Il Baianese, in particolare, è stato interessato da un lieve sisma solo domenica scorsa quando, alle 20.30, a tremare fu il valico di Monteforte, all’altezza della frazione Gaudi, a poche centinaia di metri da Mugnano del Cardinale, individuato quale epicentro dall’istituto di vulcanologia. Un “botto” di pochi secondi capace però di mettere in ansia i residenti che ieri hanno riprovato la stessa ansia. Un’ansia che unisce l’Italia da Nord a Sud. Solo nella giornata di ieri la sala sismica dell’Ingv di Roma ha impresso sui suoi sismografi il contagio sismico che da mesi ormai sta scuotendo gli Appennini. Solo ieri la terra ha tremato a Grosseto, Catania, Messina e nelle zone martoriate da mesi dagli assestamenti del suolo ovvero L’Aquila, Perugia e Macerata. In tutti i casi la magnitudo non ha superato i 2.6.