sabato, Dicembre 21, 2024
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Roccarainola sotto choc: raid in Chiesa, rubata statua del ‘700

Don Vincenzo Ragone

ROCCARAINOLA (Nello Lauro- Il Mattino) –  Un duro colpo. Alla fede e alla comunitĂ  cattolica di Roccarainola. Nella notte tra domenica e lunedì una banda di ladri ha rubato nella chiesa dedicata a San Giovanni Battista, patrono del piccolo centro del Nolano. Secondo le prime ricostruzioni effettuate dai carabinieri della compagnia di Nola, agli ordini del capitano Alberto Degli Effetti, i malviventi sono entrati dal parco privato di via Nazario Sauro, traversa che costeggia l’edificio religioso, hanno scavalcato il muretto del giardino attiguo dove c’è una finestra, hanno forzato le sbarre di ferro e rotto la rete metallica per praticare un buco nella parete e sono entrati in parrocchia. Ingente e prezioso il bottino della gang: tre calici, un incensiere e due navette portaincenso. Ma anche e soprattutto il bambino della nativitĂ  del 1700 con cui la comunitĂ  rocchese celebra la messa e la processione del Santo Natale, il bambinello di Praga (che i ladri hanno portato via senza i vestiti, abbandonati sul sagrato) e la Madonnina che fa parte del trittico di San Gioacchino e Sant’Anna. Forzata, inoltre, anche la porta della sacrestia dove non è stato portato via nulla e rotta la cassetta delle lampade votive. Un vero raid sacrilego approfittando del silenzio glaciale della notte. La scoperta è stata fatta solo nella prima mattinata di ieri. “Il mio collaboratore ha aperto come ogni giorno la chiesa alle 8.30 – spiega don Vincenzo Ragone, sacerdote della parrocchia di San Giovanni Battista – e appena ha visto il buco in Chiesa mi ha chiamato”. “Ho avvisato subito i carabinieri della compagnia di Nola e della locale stazione” che hanno effettuato i rilievi anche scientifici del caso e stanno svolgendo le indagini per cercare di ricostruire la dinamica dei fatti e cercare di risalire all’identitĂ  dei ladri. “Sono affranto e dispiaciuto – aggiunge un turbato don Vincenzo, a Roccarainola dall’ottobre del 2011 – hanno portato via questi oggetti sacri che hanno sì un importante valore economico, ma anche e soprattutto un valore inestimabile per tutta la comunitĂ  religiosa di Roccarainola”. “Perdono chi ha fatto questo clamoroso gesto – conclude don Vincenzo Ragone – ma faccio un appello a un pentimento per quanto commesso e spero che le statue e tutti gli oggetti possano essere riportati al piĂą presto nella nostrachiesa”. “E’ uno schiaffo in faccia a tutta la comunitĂ  – commenta mestamente il primo cittadino Raffaele De Simone – un furto alla fede di tutti noi. Siamo allibiti e sconcertati davanti a un colpo del genere, potremmo come Comune anche ricomprare la statua ma non sarebbe la stessa che da anni è entrata nella storia di Roccarainola”. E’ il secondo furto di un bambinello della NativitĂ  in pochi giorni eseguito nell’area: il 10 gennaio scorso, nel confinante comune irpino di Avella, ignoti avevano trafugato due statue: una raffigurante San Pellegrino, l’altra era quella di GesĂą, anch’essa utilizzata dalla parrocchia locale per il presepe, oltre a due incensiere. Un bottino ritrovato dai carabinieri in aperta campagna a Mugnano di Napoli alla fine della scorsa settimana. Una banda che lavorerebbe su commissione di collezionisti senza scrupoli: è questa una delle ipotesi al vaglio degli inquirenti nolani. 

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