NOLA – ”Abbiamo preferito curare le persone a terra piuttosto che non dare loro assistenza. In ospedale abbiamo 15 barelle, 10 delle quali al pronto soccorso, e sabato ne abbiamo ‘sequestrate’ due alle autoambulanze per far fronte all’emergenza venutasi a creare”. Così Andreo De Stefano, direttore sanitario dell’ospedale civile ‘Santa Maria la PietĂ ’ di Nola, dove i pazienti del pronto soccorso sono curati a terra, senza barelle, separati dal pavimento solo da copertine. Malati curati a terra all’ospedale di Nola? Una situazione “eccezionale” – continua De Stefano –  provocata per l’iper-afflusso di utenti nel pronto soccorso tra sabato e domenica, e che – sostiene De Stefano – va tornando verso la normalitĂ , senza piĂą pazienti disposti sul pavimento. ”Tra sabato e domenica sono arrivate 265 persone – ha spiegato – a fronte delle 150 circa che arrivano in media, complice anche il freddo che ha gelato le strade, e che ha costretto molte persone della provincia di Avellino a venire a Nola anzichĂ© andare altrove. E quando qualcuno giunge al pronto soccorso non possiamo certo mandarlo via, abbiamo preferito mettere a terra le persone piuttosto che non prestare loro assistenza”. “Trenta dei 265 utenti arrivati al pronto soccorso – aggiunge il direttore sanitario – sono stati ricoverati, e due persone sono state portate in altri nosocomi. Si pensi che c’era anche l’emergenza acqua, ed avevamo allertato la prefettura per poter avere qualche autobotte, poi fornitaci dai vigili del fuoco”. ”Qui – dice ancora De Stefano – arrivano persone dall’agro sarnese, dal vesuviano, dal nolano, dall’avellinese, dall’acerrano, per un’utenza di circa 300mila persone. Ma i medici fanno il loro dovere, e danno assistenza nel migliore dei modi possibili, considerando anche che l’ospedale ha 107 posti letto a disposizione, e ne sarebbero necessari, nella norma, almeno il doppio. Noi non ci scoraggiamo, e siamo sereni, siamo pronti a chiarire tutto quanto ci sarĂ chiesto di chiarire. Quella di sabato è stata un’emergenza che definire eccezionale è poco”. “Una di quelle persone era in arresto cardiaco, ma che dovevamo fare senza letti nĂ© barelle, mandarla via? I medici hanno preferito fare la defibrillazione sul pavimento, pur di salvarle la vita come è accaduto” – continua il direttore sanitario dell’ospedale civile ‘Santa Maria la PietĂ ’ di Nola”. “Le immagini mostrate in tv ha raccontato –  ”non hanno dato una bella immagine dell’ospedale, ma era l’unica soluzione per far fronte all’emergenza. L’altra persona ritratta a terra era stata messa in posizione antisoffocamento perchĂ© era in preda al vomito”. (ansa)