CICCIANO (NelloLauro- Il Mattino) – Tornano le strisce blu in città. Dopo l’esperimento provato due anni fa l’amministrazione guidata dal sindaco Raffaele Arvonio ci riprova. A partire dal 2017 tornano i parcheggi a pagamento che tanto avevano diviso l’ex città della pasta. L’ente, secondo una relazione firmata dal comandante della polizia locale Paolino De Sena, ha intenzione di ripristinare il piano di regolamentazione della sosta a pagamento che può valorizzare – secondo la relazione – il patrimonio comunale e può essere utile a recuperare fondi per il miglioramento della viabilità”. Inoltre, la presenza degli ausiliari del traffico può senz’altro contribuire – si legge – al miglioramento della circolazione garantendo maggiore presenza e controllo del territorio”. “La sosta a pagamento, nella fase sperimentale 2014/2015, ha ottenuto – secondo la relazione – risultati incoraggianti dando vita ad un miglioramento della viabilità e generando risorse economiche per l’ente anche se è necessaria una rivisitazione del numero e del posizionamento degli stalli di sosta a pagamento, limitandoli alle aree di maggior traffico”. Quanto alla eventuale gestione del servizio esistono diverse soluzioni ipotizzabili: la gestione ‘interna’ che richiede un’anticipazione di costi da parte dell’ente per l’acquisto/noleggio dei parcometri e la relativa manutenzione, per il rifacimento della segnaletica stradale e per la presenza di ausiliari del traffico che dovrebbero essere dipendenti comunali. Altra ipotesi la gestione esternalizzata che potrebbe avvenire con la modalità “in house” attraverso l’Agenzia di Sviluppo dell’Area Nolana oppure tramite una procedura aperta per la selezione del concessionario”. “Le strisce blu – dice il sindaco Raffaele Arvonio – sono diventate un’esigenza per favorire la rotazione e garantire ad un maggior numero di persone l’accesso ai servizi e alle attività economiche del centro storico. I parcheggi a pagamento sono stati dapprima contestati duramente da parte dell’opposizione e altri gruppi politici locali, ora invece richiesti da gran parte della popolazione e appoggiati anche dalla minoranza”.