BAIANO- Il Giudice di Pace di Avellino sta accogliendo i ricorsi contro le multe elevate attraverso il tutor sulla autostrada A16 Napoli-Canosa. Le prime sentenze danno ragione agli automobilisti che, dopo sei mesi di autentico terrore per i salatissimi verbali, possono quanto meno stare più sereni. Diverse le motivazioni addotte dal giudice di pace irpino accogliendo le rimostranze dei ricorrenti. In primo luogo, stando alla lettura di uno dei provvedimenti, manca la segnaletica prevista dal Codice della strada per questo tipo di rivelazioni. In pratica, l’ente proprietario dell’autostrada dovrebbe “avvertire” gli automobilisti già all’entrata e dovrebbe poi presegnalare la presenza del tutor e rendere ben visibile la postazione. Circostanze che, scrive il giudice, non sussistono nel caso del tutor che rileva la velocità tra Baiano ed Avellino Ovest. In secondo luogo, il Prefetto di Avellino, unico legittimato a resistere al ricorso degli automobilisti,non ha ancora depositato la documentazione che attesti che l’ente proprietario dell’autostrada ha individuato il tratto su cui abbassare drasticamente il limite di velocità da 130 ad 80 km orari. In terzo luogo, e forse questo è l’aspetto più interessante, il togato rileva come per quesl tipo di controllo di velocità e su quel tratto servirebbe un autovelox e non un tutor. E infine, manca la taratura del sistema di rivelazione,. Una serie di contestazione che hanno portato all’annullamento di decine di verbali.