NOLA- “Oberati di lavoro e non retribuiti”. Gli operatori dell’Obi (Osservazione breve intensiva) dell’Ospedale di Nola,accusano i sindacati, si trovano da settimane in questa condizione. L’Obi è stata attivata lo scorso 6 aprile e conta quattro posti letto su nove ma, lamenta il coordinatore Fsi Raffaele Ambrosino, “gli operatori a tutt’oggi non si ritrovano il riconoscimento cconomico”, ovvero la cosiddetta indennità subintensiva. I sindacati chiedono dunque “che venga applicata l’indennità sub-intensiva a tutti glioOperatori, che lavorano nell’obi che, poi, causa carenza di personale, sono gli stessi del Pronto soccorso. Oltre al danno anche la beffa Non solo sono pochi e si trovano a dover lavorare in condizioni di estremo disagio, dovendo “coprire” le carenze di organico ma gli stessi si ritrovano ad eseere “demansionati” perchè svolgono anche attività non competenti al proprio profilo professionale”.