domenica, Novembre 24, 2024
spot_img
spot_img
spot_img

I PIÙ LETTI DELLA SETTIMANA

ARTICOLI CORRELATI

Quote rosa: quel pasticciaccio brutto di piazza Duomo

Marilena De Simone
Marilena De Simone

NOLA- E’ entrata dalla porta aperta dal commissario ad acta, ma viene “accompagnata all’uscita” dal sindaco Biancardi. Marilena De Simone, professionista originaria di Roccarainola, è stata forse l’assessore meno duraturo della storia del Comune di Nola. La sua nomina da parte del commissario Lucio Varriale è infatti durata meno di 30 minuti: il tempo, da parte del sindaco Geremia Biancardi, di leggere della nomina, di infuriarsi e di revocarle l’incarico. Una revoca che, ovviamente, non è stata solo verbale. Le motivazioni del gesto del primo cittadino sono contenute nel decreto numero 45 redatto proprio ieri, 15 settembre. Nell’atto, Biancardi mette nero su bianco le ragioni per cui la sua amministrazione non può accogliere De Simone nella sua giunta, e perché la decisione di Varriale sia di fatto, secondo l’interpretazione del sindaco, illegittima.

La vicenda “quote rosa” va avanti a Nola da due anni, da quando Biancardi ha nominato la giunta e non ha rispettato la legge che prevede la presenza di almeno la metà di esponenti del gentil sesso nell’esecutivo. In due anni si sono succeduti incontri (e scontri) nella maggioranza di centrodestra che però non hanno portato mai ad una soluzione anzi,se possibile, hanno acuito certi dissapori interni. Per due anni e ancora oggi l’esecutivo biancardiano ha puntato su due sole donne: Cinzia Trinchese e Carmela De Stefano. Fino all’intervento del difensore civico regionale. Francesco Bianco ha diffidato l’amministrazione chiedendo di adeguarsi al dettato legislativo ed infine ha nominato il commissario ad acta Lucio Varriale che, dopo tre mesi di confronto con il sindaco, ha dovuto, come per legge, emettere un bando per “cercare” un assessore donna. Pare che in tutto siano stati presentati cinque curriculum, ma alla fine è stata scelta la professionista De Simone che è stata pure contestualmente nominata da Varriale.

La reazione di Biancardi è stata rapida. Dopo avere anticipato a mezzo stampa l’intenzione di non aprire la porta al neo assessore, l’ha revocata anche per iscritto. I motivi sono chiariti nel decreto: l’assessore- scrive Biancardi- “è di fatto estranea all’impegno assunto con gli elettori e con la coalizione che ha sostenuto questo sindaco”. La sua esperienza non è riconducibile “a nessuna delle tradizioni culturali e politiche” della maggioranza  “poiché non ne ha fatto parte in alcuno degli steps che ne hanno caratterizzato il percorso”. “E peraltro proprio il ruolo di assessore implica. naturalmente. un profilo di omogeneità e storicità sul piano delle sensibilità politiche”. Difetta, scrive Biancardi, il rapporto fiduciario tra sindaco e assessore.  La scelta dell’assessore, infine,è insindacabile e discrezionale così come la nomina,e non vanno motivate.

Con le due pagine del decreto così il primo cittadino di Nola liquida la “grana” De Simone consapevole però, come lo è la sua maggioranza e lo è ancor di più l’opposizione, che quella principale-le quote rosa- resta in piedi e più viva che mai. E va risolta. Biancardi lascia intuire che la soluzione del caso è vicina, intanto la neo-ex-assessora annuncia ricorso al Tar. Una storia che sembra ben lontana dal finire in cui ogni giorno di più il rosa evapora in un giallo intenso.

 

I PIÙ POPOLARI

This site is protected by wp-copyrightpro.com