TUFINO – C’è preoccupazione per le concentrazioni di polveri sottili ed altri inquinanti atmosferici a Napoli e Provincia e nei pressi degli Stir (compreso quello di Tufino). L’Arpac pubblica dati monchi per Pm10, pm2,5, Ozono e nitrati e non consente una valutazione obiettiva della situazione. A lanciare l’allarme il perito fisico Carlo Schiattarella, esperto di centraline ed inquinamento atmosferico, promotore di mille battaglie per la tutela dell’aria e della salute: “Segnalo che nonostante i quotidiani continuano a riportare notizie di roghi mai spenti, di esalazioni dal terreno, di immondezzai incontrollati, sorgenti di miasmi che portano al vomito, ecco che da un mese i bollettini ARPAC non riportano i dati dei livelli dei pericolosissimi inquinanti relativi alle aree Stir”. “Per la precisione – prosegue Schiattarella – i bollettini sono fermi al giorno 11 agosto 2016”. “Quindi – conclude la nota del fisico – le popolazioni interessate da queste aree continueranno ad essere esposte a veleni e forse dopo un mese sapranno quanto PM 10 , PM 2,5, C6H6, O3, NO2, etc, hanno già respirato in barba a tutte le soglie e gli avvisi di superamento”. Una cosa è certa: il mese di agosto (bollettini fermi all’11/08/16 ) ha una percentuale di dati non disponibile che supera il 40%. Il tutto nel totale silenzio istituzionale. Unica buona notizia: la scuola media di Polvica di Nola avrà una centralina per il rilevamento delle polveri sottili dall’Arpac entro qualche giorno. Grazie alla caparbietà del Comitato Civico ‘Respiriamo Pulito’ di Roccarainola, che da mesi sta portando avanti una battaglia per la tutela della salute pubblica nella zona.