CAPUA – Nella tarda serata di ieri i carabinieri delle compagnie di Santa Maria Capua Vetere e Capua hanno dato esecuzione a decreto di fermo del Pubblico Ministero emesso dalla procura casertana nei confronti di Biagio Capasso, 32 anni, per tentato omicidio, porto illegale di arma da fuoco. Il decreto di fermo è stato emesso al termine di una serrata attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, in relazione al grave fatto di sangue che ha coinvolto una minore di appena 3 anni, ferita da un colpo d’arma da fuoco nella nottata dell’8 agosto 2016 nel territorio di Capua. Nella circostanza, gli elementi raccolti sul posto con i testimoni, i rilievi di carattere tecnico scientifico nonché la visione dei filmati delle telecamere di videosorveglianza, hanno consentito di ricostruire che, alle prime ore del mattino dell’8 agosto, a seguito di un diverbio un gruppo di persone, tra i quali la persona fermata, a bordo di una autovettura inseguiva la vettura dei genitori della bambina. Nel corso dell’inseguimento dall’autovettura a bordo della quale viaggiava Biagio Capasso, venivano esplosi diversi colpi di arma da fuoco, uno dei quali, colpiva la mano della bambina, dopo aver perforato il portellone posteriore della vettura, il sedile posteriore del passeggero ed il seggiolino. Il sopralluogo tecnico sulla vettura ha permesso di verificare la traiettoria balistica del colpo, all’interno della vettura. Nella circostanza il caso ha voluto che i genitori avessero sistemato il seggiolino in posizione perpendicolare al senso di marcia, per far stare più comoda la minore che durante i fatti dormiva, invece di sistemarlo non nella posizione normale, ovvero con lo schienale appoggiato al sedile posteriore, ha fatto si che il proiettile, che ha perforato in due punti il seggiolino, si sia conficcato nella mano sinistra della piccola e non abbia invece attinto organi vitali. L’altezza del colpo ed i numerosi colpi attraversati, evidenziano come solo per puro caso la condotta criminale non abbia avuto un tragico esito. Le indagini proseguono volte ad individuare e rintracciare eventuali complici, alla raccolta di ulteriori elementi anche tecnici nonché al fine di collocare l’episodio in un più ampio contesto criminale. La persona fermata è stata associata alla Casa Circondariale di S. Maria Capua Vetere in attesa delle decisioni del Giudice per le Indagini Preliminari, al quale la Procura ha richiesto la convalida del fermo è la emissione della relativa misura cautelare.