TUFINO – Dopo i risultati choc pubblicati dal giornalelocale.it sull’alta percentuale di benzene immessa nell’aria nella zona dello Stir di Tufino arriva la protesta dell’opposizione. Dura la presa di posizione dei consiglieri comunali Nicola Di Mauro e Andrea Esposito: “Una crisi ambientale infinita è quella che vive il nostro territorio. Per troppi anni abbiamo subito un disastro annunciato, e ancora oggi ne paghiamo le conseguenze. I dati rilevati dall’Arpac e pubblicati da ilgiornalelocale sui livelli di benzene nell’area dello Stir sono la ciliegina su una torta marcia e tossica. Le responsabilità di chi gestisce l’impianto e di chi dovrebbe controllare, a cominciare dalla massima autorità sanitaria territoriale che è il sindaco di Tufino, sono gravissime. Abbiamo pagato – dicono i due consiglieri di minoranza – un prezzo troppo alto e ancora lo continuiamo a pagare per interessi, affari e miopia politica. Sentiamo la responsabilità di non far passare inosservate o inascoltate quelle che per noi sono notizie sconvolgenti. Per questo motivo abbiamo deciso di organizzare una mobilitazione nella prossima settimana. È il momento di fermarci, di dire basta a decenni di incuria e superficialità. E i rappresentanti istituzionali di tutti i livelli, locale, regionale e nazionale, sono tenuti a rispondere alle sofferenze di una popolazione vessata. Abbiamo chiesto controlli, ci siamo rivolti alle autorità competenti, abbiamo fatto proposte per la conversione ecologica dell’intera area nolana ma nessuno tra i responsabili amministrativi ha mai neanche preso in considerazione quello che abbiamo detto e oggi ci ritroviamo a respirare veleni. Qualcuno – continuano Nicola Di Mauro ed Andrea Esposito – tra l’altro comincia a parlare di nuovi possibili sversamenti e allora noi dichiariamo la nostra assoluta indisponibilità a qualsiasi forma di compromesso: questa terra non si tocca, come nessuna altra terra dovrà subire quello che noi abbiamo subito. Le soluzioni ci sono e chi non le prende in considerazione è corresponsabile del disastro ambientale. Le nostre vite hanno ancora un valore, difendiamole”.