CICCIANO- Il gruppo “Sangermano”, costola del clan Cava, è l’organizzazione criminale predominante in alcuni Comuni del Nolano. Emerge dal dossier della Direzione investigativa antimafia che fotografa l’evoluzione delle mafie in Italia ed all’estero sulla base di inchieste giudiziarie e processi. Una mappa sempre aggiornata della camorra che anche nel Nolano descrive una situazione in lentissimo ma costante cambiamento. Dall’epoca dei Russo, ras incontrastati del territorio per oltre trenta anni, si è passati ad una camorra forestiera che ha messo radici nel Nolano usato come serbatoio di guadagni facili per la presenza di imprese. I Fabbrocino, come certificato ancora dalla Dia, puntano tutto sull’affare calcestruzzi e dal Vesuviano utilizzano la zona di Nola ed hinterland come feudo. Nei Comuni di Cicciano, Saviano, Roccarainola, Cimitile, Carbonara, San Vitaliano e Scisciano, invece, l’influenza maggiore sui traffici illeciti è esercitata dal clan avellinese dei Cava attraverso appunto il gruppo di Livardi, i Sangermano. I Cava, privi di figure apicali e degli esponenti di maggior rilievo perché arrestati, eserciterebbero il controllo sulle attivitàò criminali ad Avellino città e nei comuni limitrofi fino ad arrivare a questi centri del Nolano ed anche al Vesuviano attraverso il gruppo satellite dei Sangermano. I loro ‘rivali’, i Graziano, non toccano invece le sponde nolane per i loro traffici avendo spostato il loro nucleo di interesse nella zona del Nocerino- Sarnese e del Salernitano.
