di Giovanni Sperandeo
MOSCHIANO- Singolare furto alla scuola materna di Moschiano. Rubate quaranta sedie usate dai piccoli allievi dell’istituto per l’infanzia. Un furto condannato da tutti, per un gesto che sa di inciviltà e cattivo gusto più che profitto per i malviventi. L’episodio è avvenuto nelle scorse notti, presso l’istituto scolastico di via Cristoforo Colombo, una volta sede del Municipio di Moschiano, ubicato in una strada periferica che dà sulla circonvallazione esterna del comune irpino. La scoperta è avvenuta invece ieri mattina da parte degli uomini della polizia municipale di Moschiano, i quali dopo un primo sopralluogo hanno segnalato subito il fatto alla stazione dei carabinieri di Quindici per formalizzare la denuncia di furto. I ladri sono entrati nel plesso scolastico forzando una finestra dopo aver superato il muro perimetrale dell’istituto, confinante in parte con aperta campagna. Questa deve essere la zona dalla quale hanno trafugato le piccole sedie, usando con molta probabilità un veicolo per il trasporto. Secondo una prima ricostruzione, dopo essere entrati nella struttura, i ladri hanno prima fatto un giro per le aule e poi hanno deciso di portarsi via le sedioline usate dai bambini che vanno dai quattro ai sei anni. L’ipotesi è che per il trasporto sia stato utilizzato un furgone e che i malviventi hanno lasciato alcune tracce nelle vicinanze della scuola, visto che avranno impiegato almeno qualche decina di minuti per caricarle tutte e portarle via. Infatti, i carabinieri hanno effettuato una minuziosa ispezione nei dintorni della scuola per reperire dei segni sui quali lavorare. Sono stati effettuati anche dei controlli sulle telecamere poste sulla strada per rintracciare il mezzo usato. Il danno subito dalla scuola, quantificabile in poco più che mille euro, è di carattere sociale più che economico. Un furto che colpisce al cuore la comunità come ha spiegato il sindaco di Moschiano, Angelo Mazzocca. «Non è il furto in sé – dice il primo cittadino Mazzocca – ma il gesto che colpisce. Non è il valore delle sedie ma l’atto che ci lascia sbigottiti. Come si fanno a rubare gli strumenti che usano i nostri bambini?».