NOLA- Assolta perché incapace di intere e di volere al momento del fatto. Finisce così il processo a carico di Rosa Maria Capasso, 39enne insegnante precaria originaria di Nola che era finita alla sbarra l’anno scorso dopo una irruzione nel Tribunale di Lodi. Lo riporta l’edizione on line de “Il Giorno”. La donna enrà nel palazzo di giustizia il 26 maggio del 2015 neascondendo un coltello in borsa con l’intenzione, hanno poi ricostruito gli inquirenti, di colpire il pm Alessia Menegazzo che indagava sulla sua denuncia su una presunta irregolarità nell’assegnazione di un posto come segretaria in una scuola di Cotogno. Secondo i giudici la donna non sarebbe imputabile perché nel momento del fatto incapace di intendere e di volere. Da un anno è in cura presso una clinica psichiatrica, la donna era presente in aula alla lettura della sentenza prima della quale ha chiesto scusa per la sua azione al gup di Brescia.
