lunedì, Novembre 25, 2024
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A Cicciano sfila il carro degli artigiani dedicato a San Barbato

CICCIANO- Un virtuale gemellaggio tra le comunità devote a San Barbato. Ma anche la “riscoperta” del Patrono di Cicciano e del suo messaggio di conversione e fede. E’ questo il tema portante scelto dal Comitato “Carro artigiani” di Cicciano per la sfilata dei carri che si svolgerà domenica 10 aprile in chiusura della festa dedicata alla Madonna degli Angeli. Sul carro degli artigiani sfilerà la rappresentazione artistica della storia di San Barbato, un’opera interamente dipinta a mano e realizzata da artigiani di Cicciano, dagli alunni del Liceo Statale Enrico Medi indirizzo-artistico, da Nello De Luca, dal maestro Vincenzo De Rosa e con la partecipazione straordinaria del maestro Michele Santonastaso. Anche quest’anno l’idea progettuale è nata dall’attore Barbato De Stefano che spiega: “Dopo tanti anni di lavoro e ricerche sulla storia di San Barbato è nato il primo carro dedicato al nostro Patrono, ho potuto progettare quest’opera grazie a mio padre Tony De Stefano e al Comitato Artigiani, mi hanno dato la possibilità di portare alla luce colui che ha convertito una popolazione al cattolicesimo che oggi è nell’ombra forse per mancanza di curiosità. E’ da quando è iniziata la mia carriera artistica che tanti mi chiedono di fare qualcosa per riscoprire San Barbato e finalmente è giunto il momento. Ringrazio per la disponibilità i parroci di Cicciano Don Giovanni e Don Arcangelo, la Diocesi di Nola con il vescovo Beniamino DePalma, il vescovo emerito della diocesi di Lucera-Troia Francesco Zerrillo per le lunghe chiacchierate sulla storia di San Barbato, lo scrittore di Castelvenere Pasquale Carlo che mi ha regalato il libro “Sul cammino di San Barbato che traccia un percorso dell’ultramillenario culto per il vescovo sannita vissuto nel settimo secolo e artefice della completa conversione del popolo Longobardo. L’opera propone tre dettagliati itinerari. Nell’itinerario medievale si citano soprattutto gli importanti luoghi di culto sorti intorno all’anno Mille, di cui oggi non si ha più traccia, dedicati all’Apostolo del Sannio. L’itinerario moderno racconta, invece, delle ricche testimonianze iconografiche, molte delle quali ancora oggi custodite in edifici sacri tra i più importanti al mondo, come ad esempio l’affresco in San Giovanni in Laterano in Roma. L’itinerario attuale traccia una breve storia del culto nelle cinque comunità che oggi venerano San Barbato: oltre a Castelvenere i centri di Casalattico (in provincia di Frosinone), Cicciano (Napoli), Valle dell’Angelo (Salerno) e Manocalzati (Avellino)”. Il carro costruito dal comitato ciccianese riporta molti momenti e simboli della vita e delle opere del santo, dal castello di San Barbato a Manocalzati all’albero di noce avvolto di vipere allo stesso santo ritratto nel taglio liberatorio per scacciare i riti pagani. Di Vincenzo De Rosa la realizzazione del castello e  dell teatro con l’affresco all’interno del castello, le sponde sono realizzate da Nello De Luca, sei tele sono dipinte dagli alunni del liceo di Cicciano e di Roma, la statua è realizzata dal maestro Michele Santonastaso. Un compendio di arte e fede che non sfilerà solo a Cicciano ma anche, nei prossimi mesi, a Castelvenere (Benevento), Casalattico (Frosinone), Valle dell’Angelo (Salerno) e Manocalzati (Avellino), paesi che venerano Barbato. Nel giorno della sfilata del carro per le strade di Cicciano, durante il percorso verranno premiati tutti quelli che si chiamano Barbato, sarà l’occasione anche per assistere all’ esibizione di tanti artisti, attori, comici, ballerine, cantanti, musicisti, DJ e tanti ospiti sorpresa di rilievo nazionale.

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