sabato, Novembre 23, 2024
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Nola, incidente sulla 7bis, amici anche nella sventura. Comunità sotto choc

SPERONE (Bianca Bianco Il Mattino) –  Vincenzo, Giuseppe, Angelo. Tre ragazzi, tre amici da sempre. Cresciuti insieme, erano insieme anche venerdì sera nella Punto che li ha intrappolati tra lamiere e sangue dopo lo scontro sulla 7bis. Tutti poco più che ventenni, ma già uomini fatti con un lavoro e poi la voglia di divertirsi nei fine settimana. Vincenzo Gaglione, che lotta tra la vita e la morte in un letto dell’ospedale Cardarelli di Napoli, da qualche tempo vive al Nord dove ha un impiego in una scuola. Il destino ha voluto che tornasse in paese per il funerale dell’amato nonno di cui porta nome e cognome. Pochi giorni dopo le esequie, la famiglia versa altre lacrime per lui e prega che resista. Angelo Di Dato, 24 anni, è barista in un locale molto frequentato a Sperone. E’ in coma all’ospedale Loreto Mare nel capoluogo campano: ha riportato un gravissimo trauma cranico. Giuseppe De Gennaro. 20 anni, lavora in una fabbrica nell’area industriale di Sperone. Anche lui è stato trasferito d’urgenza nella notte da Nola al Cardarelli, anche per lui la prognosi è riservata. “Li conosco tutti e bene- racconta il sindaco di Sperone Marco Alaia-. Ragazzi come tanti, con delle passioni, ma anche un lavoro e la voglia di costruire qualcosa di buono nella vita. La notizia dell’incidente ci ha scioccati, mi faccio interprete del pensiero unanime della comunità che amministro, spero e prego che si riprendano presto e che quanto accaduto loro l’altra notte diventi solo un ricordo da cancellare”. Al capezzale dei tre giovani (il quarto, Tommaso, è ricoverato in condizioni non gravi a Sarno), parenti ed amici che da venerdì notte non lasciano soli i tre ragazzi. In paese stamattina avrebbe dovuto esserci una manifestazione, ma il circolo di Forza Italia ha preferito rimandare. Non è giornata per i dibattuti, oggi non si parla di elezioni e politica ma si prega insieme per i tre concittadini che si aggrappano alla vita in una stanza di ospedale. Vincenzo, il più grave dei tre, qualche giorno fa ha condiviso frasi quasi profetiche dai testi del suo mito musicale, Vasco Rossi. Frasi sulla vita “magnifica” e sulla paura dei rimpianti. Non sapeva, questo ragazzo con la passione per le auto, le moto e la movida, che la maledetta realtà avrebbe fatto capolino tra i testi delle canzoni di Vasco. Ad allontanare lui e i suoi amici dai cattivi pensieri c’è ora un intero paese che prega e spera.

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