CICCIANO- Un tam tam veloce e spietato. Commenti sui social più feroci di voci di piazza e pettegolezzi di quartiere. Una pioggia di considerazioni (alcune ironiche, altre sarcastiche, molte durissime) trasformatasi in una valanga che ha costretto il neo vicesindaco della rinnovata giunta Arvonio, Antonio Amato, a rimuovere in gran fretta la targa marmorea che aveva affisso sul muro esterno degli uffici comunali del Rione Iacp. La vicenda è sfuggita a pochi. Già prima che il sindaco Raffaele Arvonio ufficializzasse la sua nomina a vice con delega alla ‘casa’ ed al rione Iacp, Amato ha deciso di commissionare e fare affiggere una lapide di marmo con inciso il suo ruolo ed il suo nome. Una targa ad… imperitura memoria, il suggello in pietra all’impegno del neo delegato per la spinosa problematica dell’emergenza abitativa a Cicciano. La vicenda, tentativo ingenuo e maldestro di autocelebrazione, è diventata sui dei social anche una questione politica, di buon senso e buon gusto. Amato è diventato bersaglio del tiro a freccette del web, sommerso di critiche per la scelta, improvvida, di autodedicarsi un’ epigrafe in qualità di delegato alla casa. Travolto dall’impietoso e inappellabile giudizio del popolo del web, non gli è rimasta altra scelta (stavolta opportuna) di rimuovere la targa e lasciare sul muro uno spazio vuoto.