ROMA – La Corte Suprema indiana ha deciso oggi l’estensione della permanenza in Italia del maro’ Massimiliano Latorre fino al 30 aprile. In apertura di seduta il legale di Latorre, Sole Sorajbee, ha chiesto l’estensione della permanenza in Italia del fuciliere di Marina fino alla fine della procedura dell’arbitrato avviata all’Aja sulla giurisdizione del caso. Da parte sua, l’Additional Sollicitor General Pinki Anand ha informato il tribunale che il governo di New Delhi ha bisogno di ulteriore tempo per studiare le implicazioni dell’arbitrato richiesto dall’Italia. A questo punto, il presidente della seconda sezione della Corte, Anil R. Dave, ha chiesto al magistrato governativo di presentare una documentazione scritta sulla posizione indiana entro il 13 aprile quando si svolgerà udienza. In questo ambito la Corte ha inoltre deciso l’estensione della permanenza in Italia di Latorre fino al 30 aprile. Contrariamente a quanto ipotizzato alla vigilia, l’Italia non ha avanzato questioni riguardanti le condizioni di salute di Latorre – in Italia per curarsi dai postumi di un ictus subito a Delhi nel 2014 – ma si è attenuta unicamente alla richiesta legata al procedimento aperto all’Aja.
Italia, Latorre resta qui fino a fine arbitrato – Sulla base della sentenza del Tribunale del Mare di Amburgo del 24 agosto scorso, l’Italia “ritiene che sia preclusa ogni decisione da parte della Corte suprema indiana relativamente al Fuciliere Latorre e che pertanto egli possa restate in Italia per tutta la durata del procedimento arbitrale internazionale avviato dal governo il 26 giugno 2015”. Lo si legge in una nota della Farnesina. L’Itlos stabilì infatti “la sospensione da parte di India e Italia di tutti i procedimenti giudiziari interni” sul caso dei marò. “Il Governo ha preso atto della decisione odierna della Corte Suprema indiana di aggiornarsi al 13 aprile per esprimersi sulla vicenda del Fuciliere di Marina Massimiliano Latorre, in attesa di acquisire la posizione del Governo di New Delhi”, si legge nella nota. “Il Governo – prosegue il comunicato – conferma di riconoscersi nell’Ordine del Tribunale Internazionale per il Diritto del Mare del 24 agosto 2015, che aveva stabilito la sospensione da parte di India e Italia di tutti i procedimenti giudiziari interni. Sulla base di tale Ordine, il Governo ritiene che sia preclusa ogni decisione da parte della Corte Suprema indiana relativamente al Fuciliere Latorre e che pertanto egli possa restare in Italia per tutta la durata del procedimento arbitrale internazionale avviato dal Governo il 26 giugno 2015”. (ANSA)