NOLA- Nel corso del consiglio comunale di ieri è stata affrontata anche la questione Tares, sollecitata dal capogruppo di Città Viva, Chiara Ruocco. Nella mozione Ruocco evidenziava il ritardo nella predisposizione dello specifico regolamento comunale sulla Tares (ancora mancante) e chiedeva la possibilità di spalmare il pagamento in un arco temporale più lungo (24 – 36 mesi), visto che per questo primo anno di applicazione della nuova tassa si determina un cumulo con la Tarsu. A rispondere è stato l’assessore alle finanze Antonio Russo che ha precisato che il ritardo relativo alla comunicazione ai contribuenti è da addebitare esclusivamente alle difficoltà in cui è incorsa Equitalia, visto che in un primo momento si era paventa una sua uscita dalla riscossione dei tributi locali. Inoltre, la stessa applicazione a livello nazionale della Tares ha avuto un percorso tortuoso fatto di modifiche e rinvii che hanno messo in difficoltà gli stessi comuni. Per quanto concerne la dilazione proposta dal consigliere Ruocco, ha precisato Russo, che tecnicamente non è possibile visto che la legge prevede che la Tares sia incassata nell’anno di competenza.
“Ricordo – precisa l’assessore Russo – che le cartelle di pagamento saranno emesse ancora da Equitalia e conterranno una notifica o avviso di pagamento pari al 60% dell’importo, depurato del 10% dell’addizionale ex Eca, quindi si pagherà una somma inferiore. Attenzione, però, i cittadini non sono tenuti a pagare fin quando non riceveranno la cartella di pagamento e, soprattutto, una volta ricevuta, avranno 60 giorni di tempo per pagare le rate. Per fare un esempio pratico, se ricevo la cartella di pagamento il 15 luglio, posso pagare entro e non oltre il 15 settembre e così via. Per quanto riguarda il saldo, invece, sarà determinato dopo l’approvazione del piano finanziario e del regolamento Tares, entro e non oltre il 30 settembre e, nel caso in cui non saranno apportate variazioni alle tariffe, sarà aumentato dello 0,30% a metro quadro per i servizi indivisibili, tassa introdotta dal governo nel 2013 che sarà incamerata totalmente e, ribadisco, totalmente, dallo stato”.