AVELLINO – Aveva avviato una casa di prostituzione nel centralissimo Corso Vittorio Emanuele ma è stata scoperta e denunciata, alla Procura della Repubblica diretta dal Procuratore Rosario Cantelmo, dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Avellino. Da alcuni giorni infatti i militari avevano intuito che, in quell’immobile che si affaccia sul Corso pedonale del capoluogo irpino, un’abitazione potesse celare qualche segreto. Di lì la decisione di porre sotto osservazione la casa e notare quell’insolito e continuo via vai di uomini soli che generalmente caratterizza e contraddistingue obiettivi operativi di siffatta natura. Nello sviluppo delle indagini i militari hanno proceduto all’identificazione di alcuni avventori che, discretamente avvicinati, non hanno potuto che confermare la natura illecita delle prestazioni che vi si praticavano. Decisi ad intervenire, i Carabinieri sono entrati con uno stratagemma all’interno dello stabile riscontrandovi la effettiva presenza di una 53enne, di origini colombiane ma residente in provincia di Pescara, che si prostituiva. Nel corso del controllo, oltre a materiale pertinente l’attività svolta, i militari trovavano anche un dispositivo per la verifica della genuinità delle banconote installato sul comodino della stanza da letto ed una bomboletta contenente spray irritante al peperoncino. All’esito dell’attività di polizia giudiziaria i militari, oltre a deferire in stato di libertà la donna per esercizio di casa di prostituzione, inoltravano proposta per l’emissione per il rimpatrio con foglio di via obbligatorio.