Trascorreremo i prossimi giorni sotto il segno dell’Anticiclone Nord-Africano che tenderà ad estendersi ulteriormente verso l’Europa centro-orientale invadendo contemporaneamente tutto il nostro territorio col proprio carico di aria bollente di origine sahariana. L’alta pressione si estenderà per quasi 5000 chilometri dall’entroterra algerino alla Bielorussia e lo zero termico si innalzerà oltre 4500 metri sulle Alpi, mettendo a dura prova i nostri ghiacciai, già in forte sofferenza. L’effetto principale sarà infatti un graduale e inesorabile aumento delle temperature, specialmente al Centronord proprio perché il Sud sta già vivendo una fase decisamente calda. Le punte massime saranno distribuite in maniera più o meno uniforme in tutto il territorio e, soprattutto nella seconda parte della settimana, si potranno facilmente superare i 35 gradi raggiungendo locali picchi vicini a 40 gradi in particolare nella Pianura Padana centrale, nelle pianure e valli interne dei versanti tirrenici e della Sardegna. La durata di questa nuova fase di caldo africano non è attualmente possibile da definire: la tendenza più probabile per il momento sembra una persistenza di almeno 10 giorni da parte di questa struttura anticiclonica, la quale verrà di tanto in tanto insidiata da qualche impulso perturbato “vagante”, ma sostanzialmente incapace di interrompere il flusso di correnti tropicali verso il Mediterraneo.