BAIANO- (Bibi) In tutto 15 anni di carcere per alcuni degli indagati dell’operazione “Amnesia” dei carabinieri di Avellino che ha sgominato una attività di spaccio che aveva il proprio fulcro nella villetta comunale di Baiano. Ieri pomeriggio presso il Tribunale di Avellino sono state pronunnciate le sentenze di primo grado nei confronti degli imputati che hanno chiesto il rito abbreviato. Il gip Fiore ha dunque condannato Giuseppe Miele a 6 anni e al pagamento di una multa; Luigi Soriano a 3 anni e 6 mesi; Carmine Colucci a 3 anni e 4 mesi, Pasquale Gallucio a 2 anni e 4 mesi. Quest’ultimo, difeso dall’avvocato Angelo Pçeccerella, è stato immediatamente scarcerato, per gli altri si deciderà nei prossimi giorni.
L’operazione dello scorso marzo fu ribattezzata “Mi manda ‘o picon”, dal soprannome di uno dei coinvolti. Tre i giovani finirono in cella, tutti del Baianese, altri due ai domiciliari e quattro dovettero subire la misura dell’obbligo di firma. Secondo i carabinieri i 9 erano un gruppo imprenditoriale criminale specializzato nello spaccio di hashish, cocaina, marijuana e della pericolosa amnesia, droga chimica letale per il sistema nervoso. La principale piazza di spaccio era la villa comunale di Baiano, ma altre erano parcheggi di esercizi commerciali e bar della zona. D’estate si spostavano a Gallipoli. Tra i clienti, molti giovani avellinesi che raggiungevano Baiano per acquistare la droga che i pusher compravano a Caivano, fortino della droga nel Napoletano.