lunedì, Dicembre 30, 2024
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Quella statua dimenticata oggi è il simbolo di un paese, Roccarainola non scorda il passato

di Rachele Peluso

ROCCARAINOLA- Ieri mattina si è tenuta l’inaugurazione del monumento ai caduti eretto a perenne memoria dei 52 caduti della prima guerra mondiale, dei 34 della seconda e delle 35 vittime civili del bombardamento del 18 luglio 1943. Una giornata particolare per la comunità rocchese, come ha sottolineato il sindaco Raffaele De Simone: “Con orgoglio e con commozione personale partecipo all’inaugurazione di questo monumento- ha dichiarato-  che rappresenta nella sua intensità artistica tutto il dolore del nostro paese. Sofferenza raffigurata in questo uomo che, sorretto su questo altare marmoreo, sembra risorgere dalle rovine della guerra. Un opera che interpreta correttamente il ricordo di una intera generazione e della sua angoscia, il tutto così abilmente tradotto in questa forma bronzea dalla mano di un grande figlio di Roccarainola, il maestro Camillo Capolongo”.

E’ stato infatti Capolongo ad eseguire, nel lontano 1992, l’opera. Per anni abbandonata e poi restituita alla città per questa data simbolica. Capolongo è cittadino di Rocca e rappresenta uno dei massimi artisti dell’area e della Campania. Pittore e scultore, ha tenuto le sue performance in strutture di rilievo come il Centre Georges Pompidou di Parigi.

Dalla sua arte è dunque nata questa figura che dallo scorso 18 luglio rappresenta “il dramma della guerra che ha colpito anche i nostri concittadini, non solo quanti di loro indossavano una divisa, ma anche tanti ed inermi civili- come ha dichiarato De Simone, che ha aggiunto- A noi resta solo il compito di non dimenticare.  Se vogliamo proiettarci verso il futuro, la nostra comunità non deve dimenticare il passato ed il sacrificio oltre che di quei soldati che diedero la vita sui campi di battaglia, anche e soprattutto di quei civili le cui vite furono spezzate quel giorno di settanta anni fa. Questo monumento vuole essere un piccolo, anche se indelebile, segno di cosa sia effettivamente la guerra”.

“I nomi riportati su questo monumento ricordano i nostri eroi e le tante vittime civili- ha concluso il primo cittadino- Sul sangue di tutte queste vittime si è costruito il sogno di pace, libertà, rispetto e solidarietà, su cui si fonda la nostra Europa. Roccarainola deve sentirsi riconoscente e legata a quella generazione di uomini che, attraverso i suoi sacrifici, ha saputo tramandarci un sì grande patrimonio di valori. Se la nostra coscienza saprà raccogliere il senso di quel sacrificio e se riusciremo a ricordare con religioso rispetto quelle vicende, allora tutte quelle vittime non saranno morte invano e continueranno a vivere nel nostro animo”.

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