sabato, Dicembre 28, 2024
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Furti a ditte e nelle scuole: 6 arresti a Nola

NOLA- Sei arresti per associazione a delinquere finalizzata alla commissione di furti. Li ha disposti la procura di Nola e sono stati eseguiti dai carabinieri. Gli arrestati sono cinque rumeni, finiti in carcere, ed un italiano ai domiciliari. Secondo il procuratore aggiunto Troncone che ha firmato la richiesta di arresti, i sei avevano costituito un sodalizio con cui avrebbero compiuto furti in danno a diverse ditte delle province di Napoli, Avellino e Salerno tra settembre 2014 e gennaio 2015.  Gli arrestati sono: S.V., 34 anni; F.P., 29 anni; L.V., 29 anni; C.C., 24 anni; B.G., 32 anni; L.V., 45 anni di Nola.

Tra gli arrestati, che si erano associati tra loro dandosi una organizzazione stabile, spiccano i due conviventi S. V. e F. P., promotori ed organizzatori dell’associazione, deputati alla individuazione degli obiettivi ed alla organizzazione logistica della banda. Il complice italiano- ex guardia giurata-  invece, rivestiva un ruolo preminente nel sodalizio collaborando attivamente nella ricerca degli obiettivi e nello smercio della merce rubata.

Nel corso dell’attività d’indagine, è stata documentata la commissione di ventuno furti commessi in orario notturno secondo un copione ben consolidato, che vedeva la coppia impegnata nell’accompagnamento dei connazionali sull’obiettivo prescelto per poi andarli a riprendere, al termine del raid, e “scortarli” sino ai nascondigli, nella provincia di Caserta, dove veniva occultata la refurtiva. Tra gli obiettivi colpiti, figura anche l’istituto comprensivo S.Erasmo di Saviano, dal quale vennero asportati numerosi computer utilizzati per l’attività didattica. I Carabinieri riuscirono, in quella circostanza, a recuperare l’intera refurtìva prima che fosse trasferita all’estero. Circa un mese e mezzo dopo, i componenti della banda, inconsapevoli di essere finiti nel mirino degli investigatori ed avendo probabilmente appreso dai media della riconsegna dci materiale informatico alla scuola, s’introdussero nuovamente all’interno di quell’istituto, ma invano, atteso che i personal computer, seppure riconsegnati, non erano ancora stati ricollocati nelle aule.

In genere, però, erano le ditte i target preferiti dalla banda; infatti nel corso dell’indagine sono stati censiti differenti colpi, alcuni dei quali perpetrati a distanza di poco tempo contro il medesimo obiettivo, nel corso dei quali sono stati asportati beni ed attrezzature di vario genere per un valore complessivo stimato di circa 600 mila euro. Parte della refurtiva è stata recuperata nel corso di varie perquisizioni eseguite a carico degli indagati, i quali imperterriti, anziché desistere dalla loro attività criminale, mutavano i nascondigli ed adottavano condotte elusive al fine di sviare le indagini. Neanche il fermo a carico di uno dei due promotori, eseguito il 4 dicembre scorso, a seguito del ritrovamento del materiale informatico asportato dalla scuola di Saviano, ha posto un freno all’attività delittuosa della banda, bensì la sua uscita di scena ha fatto emergere l’indole criminale e l’attitudine al comando della F.P., la quale, dopo l’arresto del compagno, ha continuato a mandare avanti l’attività della banda reggendone di fatto le redini.

L’indagine ebbe inizio con il tentato furto di carburante presso una ditta di Boscofangone, dove i carabinieri intervenuti rinvennero uno scontrino rilasciato alcune ore prime in un bar di Nola, la successiva acquisizione delle immagini a circuito chiuso dell’esercizio consentì l’individuazione del S.V. , sottoposto all’obbligo di firma per analoghi reati. In tarda mattinata, uno dei componenti della banda (B.G.) è stato rintracciato a Recale (Caserta) dagli agenti del Dipartimento Compartimentale della Polfer di Napoli – Squadra di polizia giudiziaria- nel corso di un normale controllo.

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