MOSCHIANO (Il Mattino) – Un volo da due metri mentre tinteggiava una parete. Francesco V., 31enne nato e residente a Nola, è caduto dall’impalcatura, dall’altezza di circa due metri, ed ora è in prognosi riservata presso l’ospedale Santa Maria della Pietà di Nola. Le sue condizioni sono gravi, ha subito l’asportazione della milza e la frattura di due costole. E’ tenuto sotto osservazione dai sanitari del nosocomio della città dei gigli. L’incidente, avvenuto ieri mattina in un cantiere privato di Moschiano, dovrà essere chiarito nei minimi dettagli dai carabinieri della stazione di Quindici, intervenuti sul posto dopo la segnalazione dei sanitari del 118, e da parte del personale dell’Ufficio provinciale del lavoro di Avellino che ieri hanno già effettuato un primo controllo per stabilire il rispetto della normativa sull’impiego di lavoratori. Si deve accertare se il ragazzo fosse in regola o lavorasse in nero. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri di Baiano, coordinati dal capitano Giuseppe Ianniello, intorno alle 10 di ieri mattina il trentunenne lavorava da solo alla tinteggiatura della facciata di un palazzo privato. Si trovava su una impalcatura posta a due metri di altezza quando avrebbe perso l’equilibrio rovinando al suolo da un’altezza di poco più di due metri. Un’altra ipotesi avvalorata dagli investigatori riguarda il possibile cedimento dell’impalcatura. In ogni caso, una tragica fatalità. Riverso al suolo privo di sensi, Francesco è stato soccorso dai sanitari del 118 avvertiti da una donna residente nella strada. Immediata la corsa in ospedale dove l’equipe di chirurgia dell’ospedale di Nola lo ha sottoposto ad un delicato intervento. All’arrivo infatti il giovane presentava la rottura della milza e di due costole, si è deciso quindi per asportare l’organo ed attendere il decorso dell’operazione nel reparto di rianimazione. Il ragazzo fino a ieri era in prognosi riservata. Sul luogo dell’incidente, l’ennesimo in provincia di Avellino dall’inizio dell’anno, i primi rilievi sono stati effettuati dai militari dell’Arma e dal personale dell’Ufficio del Lavoro. Un punto da chiarire è se l’operaio fosse in regola oppure lavorasse ‘in nero’ . In secondo luogo, l’indagine, che sarà affidata alla Procura della Repubblica di Avellino, dovrà accertare se le norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro siano state rispettate, a partire dall’impalcatura per finire all’equipaggiamento che il trentunenne utilizzava per lavorare. L’ultima statistica in materia di morti bianche e di ferimenti sul luogo di lavoro risale ad aprile e pone Avellino nella black list campana per gli incidenti. In quel mese sono stati 123 i fatti segnalati e denunciati alle autorità (due le morti). Ma in molti casi si evita anche di denunciare: sono passate da 7666 nel 2014 a 6918 nel 2015, con una diminuzione di quasi il 10% a fronte di un aumento delle morti nei cantieri e nelle fabbriche. In Campania, secondo uno studio di maggio commissionato dall’A.n.c.e. Campania, in un anno c’è stato un incremento del 66% delle morti bianche: si i è passati da 15 a 25 decessi.